Il Papa dedica la festa alla libertà religiosa e agli ultimi della società
di ANDREA GAGLIARDUCCI
Una festa di famiglia: è questo il Natale di Benedetto XVI.
Il Papa non dimentica i suoi numerosi impegni pubblici, la Messa della Notte di Natale, la benedizione Urbi et Orbi del 25 dicembre, l'appuntamento con il Te Deum di inizio anno e quello con l'Epifania. Ma i momenti privati sono tutti dedicati alla sua famiglia. Composta dalle Memores Domini che si occupano dell'appartamento papale (rimaste in tre, dopo la tragica morte di Manuela Camagni per incidente stradale nemmeno un mese fa), dal segretario Georg Gaenswein, e dal fratello, che arriva appositamente dalla Baviera per passare le feste natalizie con il fratello, le cui cure sono affidate a suor Christine Felder.
Il Natale "pubblico" di Benedetto XVI comincia questo pomeriggio: alle 17 viene inaugurato il Presepe di Piazza San Pietro, quest'anno creato dal il 34enne scultore filippino Kublai Ponce-Millan. Il Papa non scendere in piazza per la benedizione. Si affaccerà dalla finestra del Palazzo Apostolico, senza microfono, e farà una benedizione silenziosa. Alle 18 accenderà il lume della Pace, e lo poserà sul terrazzo. Sarà un evento silenzioso. Poi, il Papa rientrerà in appartamento, e si preparerà per la Messa della notte di Natale. Comincia alle 22, e non a mezzanotte, come l'anno scorso. Benedetto XVI preferisce non forzare la mano, tiene molto sotto controllo la sua salute, sa che tirare troppo tardi la sera non sarebbe opportuno, data la sua mole di impegni. Tanto più che durante le vacanze natalizie, il Papa non va a Castel Gandolfo a trascorrere un periodo di riposo, come avviene invece tradizionalmente dopo Pasqua. Domani mattina, invece, la Messa nella basilica di San Pietro non sarà celebrata da Benedetto XVI, ma dal cardinal Angelo Comastri, arciprete della Basilica. Nessuna novità: succedeva già negli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II, e Ratzinger non ha fatto altro che mantenere l'abitudine.
A mezzogiorno, si affaccerà dalla loggia centrale della Basilica per la benedizione Urbi et Orbi. C'è molta attesa per il messaggio che il Papa rivolgerà al mondo. Benedetto XVI non tradirà il suo stile. Parlerà del significato teologico del Natale, e sarà attraverso quella chiave di lettura che leggerà gli eventi più importanti dell'anno liturgico appena concluso. Il discorso di auguri alla Curia dice molto dei temi che Ratzinger considera importanti. Una parte di discorso sarà quasi sicuramente dedicata alla libertà religiosa, argomento attualissimo sia per la difficile situazione dei cristiani in Medioriente, sia per l'ultimo strappo avvenuto con la Cina. Ci sono altre parole del Papa da seguire con attenzione: quelle che questo pomeriggio saranno diffuse dalla Bbc, nella rubrica "Pensiero del giorno" di Radio 4. Un messaggio che il Papa ha registrato appositamente per il Regno Unito, lo scorso mercoledì, al termine dell'udienza generale, e nel quale porta avanti il dialogo con il mondo laico della Gran Bretagna iniziato con il viaggio di settembre. Nel messaggio, il Papa parla del so affetto per la Gran Bretagna e chiede agli ascoltatori di fermarsi un momento a pensare al significato della nascita di Gesù Cristo. Per il pranzo di Natale, Benedetto XVI si ritira con la sua famiglia. A conclusione del pasto, immancabili i dolci bavaresi di cui Joseph Ratzinger è ghiotto: i Lebkuchen, i dolcetti speziati e al marzapane o lo Stollen.
È uno dei momenti in cui Benedetto XVI può tornare ai ricordi dell'infanzia, a quando i fratelli Ratzinger venivano chiamati dai compagni di seminario "Orgel-Ratz" (Georg, per la sua dedizione alla musica) e "Bücher-Ratz" (Joseph, a causa del suo amore per i libri).
Oggi i due fratelli sono ancora così. Il giorno di Santo Stefano, che quest'anno cade di domenica, il Papa dice l'Angelus. Appena dopo l'Angelus, alle ore 13, il Papa offrirà nell'Atrio dell'Aula Paolo VI un pranzo alle persone che quotidianamente ricevono assistenza nelle diverse comunità romane delle Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Un modo per onorare il centesimo anniversario della nascita di Madre Teresa di Calcutta. Il 31 gennaio, per la fine dell'anno, Benedetto XVI presiede i primi Vespri e l'inno del Te Deum nella Basilica di San Pietro, alle ore 17. Dopo, come tradizione, scenderà in piazza, a vedere da vicino il Presepe. Il primo dell'anno, giornata mondiale per la Pace, il Papa dice Messa in San Pietro alle 10. Stessa ora per la Messa dell'Epifania, il 6 gennaio, anche questa presieduta da Ratzinger nella Basilica Vaticana. Mentre la domenica successiva, 9 gennaio, festa del Battesimo del Signore, il Papa celebrerà la messa alle 10 nella Cappella Sistina, e lì amministrerà personalmente il battesimo ad alcuni bambini. Tra gli impegni natalizi del Papa non se ne deve dimenticare uno cui il Pontefice tiene molto: il 5 gennaio alle 17.00, Benedetto XVI visiterà i bambini ricoverati nei reparti pediatrici del Policlinico Gemelli e benedirà un centro per la cura dei bimbi con spina bifida. E non solo: distribuirà personalmente i doni ai bambini ricoverati.
© Copyright Il Tempo, 24 dicembre 2010 consultabile online anche qui.
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