sabato 18 dicembre 2010

Il Papa: la Croce non toglie la sofferenza ma le dà un senso. Crudele e disumana la società che non accetta i malati (Izzo)

PAPA: LA CROCE NON TOGLIE SOFFERENZA MA LE DA' UN SENSO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 dic.

"Spesso la Passione, la Croce di Gesu' fanno paura, perche' sembrano essere la negazione della vita. In realta', e' esattamente il contrario".
Lo scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato, che sara' celebrata in tutto il mondo il prossimo 11 febbraio.
"La Croce - spiega Bendetto XVI nel testo - e' il 'si'' di Dio all'uomo, l'espressione piu' alta e piu' intensa del suo amore e la sorgente da cui sgorga la vita eterna. Dal cuore trafitto di Gesu' e' sgorgata questa vita divina".
Ricordando la visita dello scorso maggio a Torino per l'ostensione della Sindone, il Papa spiega il titolo dato al Messaggio: "Dalle sue piaghe siete stati guariti". "E' proprio attraverso le piaghe del Cristo - sottolinea - che noi possiamo vedere, con occhi di speranza, tutti i mali che affliggono l'umanita'. Risorgendo, il Signore non ha tolto la sofferenza e il male dal mondo, ma li ha vinti alla radice. Alla prepotenza del Male ha opposto l'onnipotenza del suo Amore".

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PAPA: CRUDELE E DISUMANA SOCIETA' CHE NON ACCETTA MALATI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 dic.

"Una societa' che non riesce ad accettare i sofferenti, e non e' capace di contribuire mediante la compassione a far si' che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente, e' una societa' crudele e disumana".
Lo scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato, che sara' celebrata in tutto il mondo il prossimo 11 febbraio.
Se ogni uomo "e' nostro fratello, tanto piu' lo e' il debole": per questo i malati "devono essere al centro della nostra attenzione, perche' nessuno di loro si senta dimenticato o emarginato", ricorda Benedetto XVI nel Messaggio lanciando un appello alle autorita' "affinche' investano sempre piu' energie in strutture sanitarie che siano di aiuto e di sostegno ai sofferenti, soprattutto i piu' poveri e bisognosi".
Papa Ratzinger, dedica un passaggio del documento anche alla prossima Gmg di Madrid, con un pensiero particolare ai giovani che "vivono l'esperienza della malattia": l'invito a tutti i giovani del mondo e' "ad incontrare Gesu' nell'Eucaristia e ad essere pronti a servire il Signore nei poveri, nei malati e nei fratelli che hanno bisogno del nostro aiuto".

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