domenica 5 dicembre 2010

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese in udienza dal Papa (O.R.)

A Roma anche l'incontro con il dicastero per l'unità dei cristiani

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese in udienza dal Papa

Benedetto XVI ha ricevuto stamane, sabato 4 dicembre, il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) di Ginevra, Olav Fykse Tveit, con il seguito. Come avvenuto con i suoi predecessori, è consuetudine che, in seguito all'elezione, il nuovo segretario generale si rechi in visita alla Santa Sede.
Il pastore luterano norvegese e la delegazione da lui guidata - di cui fanno parte la consorte, Anna Bjorvatten, il cosegretario del gruppo misto di lavoro tra la Chiesa cattolica e il Cec, Martin Robra, e Fulata Mbano-Moyo, responsabile del programma sul ruolo delle donne nella Chiesa e nella società - sono stati ricevuti anche dal cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, e si sono recati in visita alla Segreteria di Stato.
Il viaggio a Roma - anche per visitare le comunità evangeliche italiane che fanno parte del Cec - nasce da un impegno preso da Tveit lo scorso 18 maggio, in occasione della sua prima visita da segretario generale all'allora presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei Cristiani, cardinale Walter Kasper.
Domani, domenica 5, il reverendo Tveit pronuncerà un'omelia in occasione di una celebrazione nella chiesa metodista di via xx Settembre, alla quale seguirà un incontro con rappresentanti delle congregazioni protestanti locali, presso la chiesa valdese di via iv Novembre. Inoltre, la delegazione sarà accolta presso la sede della Comunità di Sant'Egidio e presso il centro del Movimento dei Focolari.
Il Consiglio ecumenico delle Chiese, di cui Tveit è segretario generale dallo scorso gennaio, riunisce 349 realtà evangeliche, ortodosse e anglicane di ogni continente, in rappresentanza di oltre 560 milioni di cristiani. La Chiesa cattolica non ne fa parte, anche se collabora con le sue istituzioni, in particolare con la Commissione fede e costituzione.

(©L'Osservatore Romano - 5 dicembre 2010)

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