giovedì 2 dicembre 2010

L'influsso del cardinale Ratzinger nella revisione del sistema penale canonico (Radio Vaticana)

L'influsso del cardinale Ratzinger nella revisione del sistema penale canonico

Che il cardinale Ratzinger, come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, avesse svolto un ruolo fondamentale nel rinnovamento della disciplina penale della Chiesa, in modo da renderla più rapida ed efficace per far fronte a casi di sacerdoti che si fossero resi colpevoli di gravi e scandalosi comportamenti, era già ben noto a chi aveva seguito più da vicino la sua attività.

Ma ora viene chiaramente testimoniato anche da una documentazione finora inedita, che viene pubblicata in un articolo firmato dal segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, mons. I. Arrieta, sull’Osservatore Romano del 2 dicembre e – in forma più completa – sulla Civiltà Cattolica del 4 dicembre.

Si tratta di uno scambio di lettere del 1988 fra l’allora cardinale Ratzinger e il presidente dell’allora Pontificia Commissione per l’Interpretazione autentica del nuovo Codice di Diritto Canonico, cardinale Castillo Lara. L’autore dell’articolo illustra i motivi per cui a quel tempo la richiesta del cardinale Ratzinger non ebbe seguito, ma dimostra come quell’iniziativa sia in chiara continuità con altre iniziative successive, che portarono all’estensione delle competenze della Congregazione per la Dottrina della Fede sui “delitti più gravi” (compresi quelli sugli abusi sessuali nei confronti di minori da parte di membri del clero), e alla preparazione e promulgazione (nel 2001 e in forma aggiornata nel 2010) delle norme relative ad essi. E non è da dimenticare anche un’altra iniziativa meno nota, ma nella stessa direzione, del cardinale Ratzinger come relatore della Plenaria della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli nel 1997, per la richiesta al Papa Giovanni Paolo II di “facoltà speciali” affinché la Congregazione potesse intervenire più rapidamente in determinate situazioni penali.

Mons. Arrieta conclude che l’azione decisa per il rinnovamento della disciplina penale, ispirata alle esigenze della giustizia e alla tutela del bene dei fedeli, è una delle “costanti” che ha caratterizzato l’azione di Joseph Ratzinger. Non è dunque strano che ora, come Papa, nel 2007 abbia anche dato mandato al Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi di procedere a una riforma della parte del Codice di Diritto Canonico del 1983 dedicata al sistema penale della Chiesa.

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