Papa/ 'Riforma' (protestanti): Intervistatore più papista di lui
Su pedofilia e condom Seewald zelante, Ratzinger lo modera
Roma, 3 dic. (Apcom)
Nessun entusiasmo, ma il settimanale protestante 'Riforma' dedica un editoriale elogiativo al recente libro-intervista del Papa 'Luce del mondo'.
A firmare il corsivo è il teologo valdese Filvio Ferrario che, invece, definisce l'intervistatore di Benedetto XVI, il giornalista tedesco Peter Seewald, "più papista del Papa".
"Joseph Ratzinger, lo sappiamo, suscita rispetto. Idee limpide e chiare, esposizione non animosa, benché spesso severa, interesse per le persone, anche quando incarnano idee da lui profondamente avversate. Autocritica anche, forte e sincera", annota Ferrario.
"Il tutto al servizio di una concezione del cattolicesimo romano ('la Chiesa', appunto) fortemente autoreferenziale, che secondo lui è quella del Vaticano II. Chi, tra i cattolici, la pensa allo stesso modo, ha motivo di essere fiducioso. Quanti, invece, si aspettano una riforma, difficilmente la troveranno in Vaticano. Nessuno, spero, ne vorrà a chi non si stupisce". Non mancano appunti critici ad alcune affermazioni del Papa sul protestantesimo - "le chiese protestanti stesse, del resto, affermano di 'non essere inserite nella grande tradizione antica': ma chi gliel'ha detto?" - ma il tono è molto rispettoso.
Secondo il teologo protestante, invece, "uno dei motivi conduttori del volume è che il papa corregge in senso 'moderato' lo zelo del suo intervistatore".
Qualche esempio: "Mentre il giornalista si scaglia contro la congiura mediatica che intende colpire la Chiesa, il papa sottolinea qualche problema di comunicazione da parte del Vaticano; per l'intervistatore, che cita la 'rivista protestante' Christian Science Monitor, ci sono molti più pedofili tra i protestanti che tra i cattolici; il papa afferma che comunque il problema resta drammatico".
Ancora "la già celebre frase sui profilattici (una prostituta è autorizzata dal papa a usarli, come 'un primo atto di responsabilità', p. 171) rappresenta per l'intervistatore una pericolosa deriva liberale, che suscita la domanda ansiosa: 'Questo significa, dunque, che la chiesa non è fondamentalmente contraria all'uso dei profilattici?'. Il pontefice lo rassicura: 'Naturalmente' esistono soluzioni più autentiche e morali al dramma dell'Hiv. Dopodiché, mantiene il proprio punto. Seewald può consolarsi con la convinzione papale che il mondo, prima del 1968, fosse meno disordinato di quanto è ora".
Insomma, "la notizia - per il settimanale delle Chiese evangeliche, battiste, metodiste e valdesi - è che c'è qualcuno più papista di Ratzinger".
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3 commenti:
Ma ci sarà, nel protestantesimo italiano, qualcuno meno valdese di Valdo?
Pure a me Seewald è parso nel libro più papista del papa. Più che altro più pessimista, pare sempre richiamare qualche catastrofe che Benedetto ignora con pazienza.
Buon nuovo blog!!!
Grazie :-))
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