La verità e il bene senza precauzioni
di Bruno Mastroianni,
Tempi, 2.12.10
È stato uno spettacolo vedere la rassegna di anticipazioni, chiacchiere, persino mistificazioni delle parole del Pontefice nel libro intervista di Peter Seewald “Luce del mondo”.
Sì perché se qualcuno - anche questa volta – si fosse preoccupato, c’è subito da rasserenarsi: tutto è andato secondo i piani. Ormai dovremmo essere profondamente consapevoli di qual’è lo stile di Benedetto XVI: parlare della verità in modo semplice, così com’è, con la sicurezza che dalla verità non ci si può che attendere cose buone.
È vero si è partiti con un fuorviante focus sul preservativo, con idee curiose sulle dimissioni e con polemiche sul tema dell’omosessualità, ma alla fine tutto questo bailamme ha avuto l’effetto di aumentare il desiderio di sfogliare il libro. Non è solo curiosità (quella è stata abbondantemente saziata dai media) è l’attrazione irresistibile che produce chi, in giorni così vaporosi, è ancora capace di parlare delle cose che veramente contano.
Ed ecco il punto: non appena ci si cimenta nella lettura si entra in un mondo fatto di intelligenza, di garbo, di pace, di rispetto per le persone e amore per il bene. Un mondo in cui «il semplice è il vero, ed il vero è semplice» come si legge nel testo.
È la via che Ratzinger traccia per uscire dalle pieghe ingarbugliate del politically correct in cui tutto sbiadisce. È la strada cristiana per contrastare il male: un invito, senza precauzioni, ad assporare il gusto irresistibile di ciò che è buono e vero.
© Copyright Tempi, 2 dicembre 2010 consultabile online anche qui, sul blog di Bruno Mastroianni.
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