sabato 11 dicembre 2010

Protect the Pope contro la disinformazione del Guardian

Clicca qui per leggere il primo articolo (traduzione) e qui per il secondo (traduzione). Grazie ad Alessia.
Nel file diretto agli Usa la verita': erano i vescovi, e non il Vaticano, a dovere vigilare sugli abusi.

8 commenti:

Bastardlurker ha detto...

Bugie del Guardian?

Il Cardinale Bertone ha rifiutato di collaborare con la Commissione Murphy con le scuse meschine dell'immunità e delle procedure diplomatiche.

Raffaella ha detto...

Il card. Bertone? E dove sta scritto?
Attenzione alle accuse non provate!
R.

Anonimo ha detto...

beh, bastardlurker, non mi sembra che si tratti di scuse meschine. ci sono precise regole di diritto internazionale e se non si rispettano non si può pretendere che la controparte sia sempre e comunque accondiscendente. nei rapporti fra stati la regola è che la forma è sostanza e dunque il mancato rispetto della forma è indice di un qlc di ben più serio, che non può essere necessariamente visto come un appiglio meramente legalistico.

Antonio

Bastardlurker ha detto...

Friday, 26 February 2010, 16:32
S E C R E T SECTION 01 OF 03 VATICAN 000033

Ultimately, Vatican Secretary of State (Prime Minister equivalent) Bertone wrote to the Irish Embassy that requests related to the investigation must come through diplomatic channels via letters rogatory.

Raffaella ha detto...

E come mai fu chiesta collaborazione al Vaticano considerato che i fatti risalgono a decenni fa?
I vescovi erano competenti in materia, non il Vaticano.
R.

Manuela ha detto...

Mi pare di capire che e' sempre la stessa storia: appena si parla del Papa e del Vaticano impazziscono tutti come piragna!! A nessuno interessa la verità ma solo il sensazionalismo

Anonimo ha detto...

come ribadivo in precedenza, il fatto di non aver rispettato i canali appositamente deputati per chiedere determinte cose è una scorettezza che meritava di essere fatta valere dal card. bertone ( il quale perlatro non dice di non volere collaborare ma di rispettare le giuste vie). Non vedo quindi perchè, Raffaella, bisogna negare o cercare di sminuire questo punto. Bisognerebbe certo conoscere in cosa consisteva la scorrettezza della richiesta. Mi sembra però palese che se si vuole la collaborazione di uno stato ci si debba mettere nelle condizioni di poterla chiedere. Non vorrei che queste richieste fossero giunte per vie improprie, con accenti volutamente polemici, tipo attraverso la stampa o mediante singole pressioni riservate. Felice di essere edotto su qst punto.

Antonio

Raffaella ha detto...

Si', Antonio ha ragione.
Non sappiamo il contenuto della richiesta originale.
R.