lunedì 6 dicembre 2010

Spagna: gruppi radicali impediscono al cardinale Rouco Varela di parlare all'università

Su segnalazione di Antonio leggiamo questa pessima notizia che ricorda il famoso e vergognoso "caso" Sapienza:

Spagna: gruppi radicali impediscono al cardinale Rouco Varela di parlare all'università

Gruppi radicali hanno impedito al cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, di pronunciare una conferenza all'Università Autonoma. Il porporato ha deciso di cancellare l'atto quando il Governo spagnolo ha avvertito di non poter garantire la sua sicurezza. Anche se l'arcivescovado di Madrid non ha pubblicato alcun comunicato, Análisis Digital, pubblicazione della Fondazione García Morente, promossa dall'arcivescovado, ricorda in un editoriale che l'intervento del presidente della Conferenza episcopale spagnola si inseriva nei preparativi della Giornata Mondiale della Gioventù, “che concentrerà a Madrid più di due milioni di giovani di tutto il mondo”.
“L'atto non ha potuto celebrarsi per le minacce di gruppi antisistema che avevano annunciato il loro proposito di impedirlo con la violenza”, aggiunge.
“Di conseguenza, gli universitari non potranno ascoltare la voce del cardinale-arcivescovo di Madrid, che avrebbe parlato loro del 'Dio sconosciuto' per gli spagnoli del nostro tempo, come fece San Paolo nell'areopago di Atene. La differenza è nel fatto che mentre San Paolo ha potuto parlare duemila anni fa del 'Dio sconosciuto' in tutta libertà, ora tutto un sistema democratico si è arreso di fronte alla minaccia di un'azione violenta, rifiutando di garantire la libertà e l'ordine nel campus universitario”, prosegue Análisis Digital.
A suo avviso, ci si trova “di fronte a un flagrante abbandono di funzioni da parte della delegazione del Governo di Madrid, che si è rifiutata di difendere le libertà garantite dalla Costituzione, in connivenza con le autorità accademiche che organizzavano l'atto e che non hanno fatto nulla per difendere i loro studenti”. Secondo la pubblicazione, “ciò che è avvenuto è una nuova dimostrazione del paradigma culturale che cerca di imporre il laicismo aggressivo: tollerante con l'intolleranza dei violenti e implacabile con un bavaglio a ogni voce che ricordi Dio e il senso dell'esistenza dell'uomo. Con il paradosso aggiunto che la libertà e la verità danno fastidio laddove la conoscenza dovrebbe avere un posto importante, all'Università”. Dal canto suo l'Osservatorio antidiffamazione religiosa - riferisce l'agenzia Zenit - ha reso pubblico un comunicato in cui lamenta che in Spagna non viene garantita sufficientemente la libertà religiosa. “E' un episodio deplorevole il fatto che in un Paese che si definisce democratico, un cittadino non possa recarsi per motivi di sicurezza dove è stato invitato a pronunciare una conferenza su un tema come parlare di Dio”, ha affermato. (R.P.)

© Copyright Radio Vaticana

8 commenti:

mariateresa ha detto...

beh, è successo anche in Italia....

Anonimo ha detto...

A 'sto punto sarbebe interessante se il Papa andasse effettivamente alla Sapienza... :)

massimo ha detto...

invito tutti a pensare e meditare su questi segnali,cose simili accadevano dalla russia all'austria nell'ultima decade dell'ottocento verso gli ebrei,ora sta secondo me accadendo ai cattolici,dobbiamo saper indagare i segni dei tempi.

gemma ha detto...

se tutto va bene, condanneranno i silenzi tra un secolo

Raffaella ha detto...

Non ne sarei cosi' sicura.
In fondo parliamo del Cristianesimo, base della cultura occidentale.
Non e' un segreto l'odio, profondo, che l'Europa prova contro se stessa.
R.

un passante ha detto...

certo che è allucinante che tutte le volte che qualcuno vuole parlare debbano essere le forze dell'ordine a garantirgli l'opportunità di farlo. Allucinante anche che la difesa di questi gruppi fondamentalisti (perchè tali sono) provenga sempre da parte di chi a parole si fa portabandiera della libertà di espressione. Sono per la libertà di manifestazione, ma quando il dissenso copre la voce altrui, diventa dittatura della voce del più forte. Se non mi interessa quel che qualcuno ha da dire, semplicemente resto a casa, ma impedire a chi è interessato di ascoltare è fascismo. E questo è un problema dell'occidente democratico troppo spesso sottovalutato

gemma ha detto...

è che tutti oggi sembrano sentirsi minacciati dalla Chiesa cattolica. Qualche sera fa in tv a sera tardi su raidue, (non ad Annozero e nemmeno da Fazio) è tornato Busi. Inutile dire che per quel pò che ho visto ho assistito ad un one man show contro il clericalismo, l'otto per mille alla chiesa, l'ora di religione cattolica e immagino altro che non ho sentito. Vespa ha un pò provato a ribattere, ma era chiaro che la star della serata era lui, ed è inevitabile che accada quando si invita Busi. Ormai è ' come se i mali del mondo occidentale derivassero tutti dalla chiesa. Chi lo pensa può anche dirlo (e lo dice) ma il contraddittorio o non è consentito o non è mai alla pari purtroppo, forse anche per passione o capacità oratoria che, dispiace dirlo, ma dall'altra parte in ambito laico difettano

Raffaella ha detto...

Non ci si rende conto che e' un problema di tutti.
Oggi si impedisce al Papa di andare alla Sapienza, ad un cardinale spagnolo di parlare in una universita'...domani, magari, non potra' parlare questo o quel politico, questa o quella razza, questo o quel gruppo etnico.
E' da pazzi non rendersi conto che, nella storia, tutto questo e' gia' accaduto.
R.