IMMIGRATI: TELEFONATA IN DIRETTA CON PROFUGHI RAPITI IN SINAI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 12 dic.
Una telefonata in diretta trasmessa da Rai Uno ha consentito oggi di ascoltare dal vivo la voce di alcuni dei circa 200 profughi eritrei sequestrati da una banda di trafficanti di esseri umani nel Sinai, per ottenere un riscatto. A collegarsi con un telefonino messo a disposizione dai rapitori e' stato il sacerdote eritreo don Mose' Zerai, ospite della trasmissione "A Sua Immagine". Il religioso ha dovuto fingersi parente di uno dei profughi, al quale il telefonino e' stato dato per sollecitare un intervento economico delle autorita' dell'Unione Europea.
I profughi erano stati respinti a causa degli accordi italo-libici e hanno per questo rinunciato a imbarcarsi verso Lampedusa per giungere in Italia e si erano diretti in Egitto dove, nel deserto, hanno subito il sequestro e sono oggi incatenati e costretti a condizioni disumane, subendo violenze e stupri.
Al telefono e' stata confermata l'uccisione ieri di due diaconi ortodossi che facevano parte del gruppo.
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1 commento:
i respingimenti di massa e i ricatti dei libici non possono essere la soluzione al problema dell'immigrazione. Nostro Signore, ma per chi non crede, la stessa storia o i sentimenti dei popoli respinti, ce ne chiederenno conto prima o poi
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