lunedì 20 dicembre 2010

Visita del Papa a Serra San Bruno il 9 ottobre 2011. Fervono i preparativi (Onda)

Visita del Papa, fervono i preparativi

Il viaggio del Santo Padre Benedetto XVI previsto per il 9 ottobre del 2011


Maurizio Onda

Serra San Bruno

Si moltiplicano le iniziative che gli organi istituzionali stanno facendo in vista della visita del Sommo Pontefice a Serra San Bruno, prevista per il 9 ottobre del 2011. L'ultima in ordine di tempo è la visita fatta nei giorni scorsi alla Certosa da parte del presidente del consiglio regionale, Francesco Talarico e dell'assessore regionale all'Agricoltura Michele Trematerra. Insieme ai due uomini politici c'erano anche alcuni esponenti di spicco dell'Afor, tra cui, il commissario Pierluigi Mancuso, il direttore generale Francesco Tarsia, i vice Postorino e Galliano e il dirigente del Servizio di Mongiana, Pasquale Farfaglia, tutti chiamati a dare il proprio contributo nell'ambito di una programmazione attenta e coordinata in vista dell'importante evento. Scopo della visita era, appunto, quello di definire e coordinare una serie d'interventi all'interno del Monastero in modo da rendere l'accoglienza del Pontefice più interessante e significativa possibile.
Gli illustri ospiti sono stati caldamente accolti dal priore della Certosa, il francese dom Jacques Dupont, il quale ha esposto alcuni punti essenziali del significato della visita di Benedetto XVI alla Certosa e dei motivi che l'hanno determinata. Naturalmente si è parlato anche dell'organizzazione logistica della visita del papa e degli interventi da fare nel più breve tempo possibile. Per questo motivo ad accompagnare gli esponenti dell'Afor c'erano anche operatori, capi cantiere e alcuni operai dell'azienda forestale.
Al termine della visita il presidente Talarico si è dichiarato particolarmente emozionato per la visita alla Certosa «in quanto la stessa è uno dei punti di riferimento più importanti della Calabria dove alla fede si coniuga la bellezza naturale del parco regionale. All'interno di questo sacro monastero – ha detto Talarico – vi è una visione di serenità e di pace, accompagnati da spunti di riflessione che per un politico rappresentano insegnamenti di fondamentale importanza per svolgere il proprio ruolo istituzionale».
Anche l'assessore Trematerra ha espresso la sua soddisfazione per l'incontro avuto col priore. «Questo è un luogo – ha detto l'assessore regionale – pieno di significato e dal forte impatto spirituale dove regna la bellezza e la serenità».
La stessa soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti dell'Afor e, in particolare, dal dirigente Farfaglia il quale non ha mancato di sottolineare le attività dell'azienda forestale, nonostante sia in via di liquidazione. In questi giorni l'Afor sta tracciando un primo bilancio sui risultati conseguiti negli ultimi mesi dopo il rinnovo dei vertici dell'Azienda dal parte del nuovo governo regionale di centrodestra. L'Azienda Forestale, infatti, continua a svolgere un importante ruolo nel campo della forestazione e della vivaistica, ampliando i suoi interventi in attività di prevenzione del dissesto idrogeologico sull'intero territorio provinciale e, in armonia con gli indirizzi del governo regionale e in accordo con gli Enti locali, intervenendo in attività mirate alla tutela e alla salvaguardia delle bellezze paesaggistiche e storico-culturali presenti nella provincia di Vibo Valentia. Sono diversi i cantieri già aperti con interventi di convenzione, tra questi, uno dei più importanti è l'intervento per il recupero del centro storico di Gerocarne, l'antico borgo dei "vasaì", dove l'Afor con le sue maestranze sta contribuendo a ridare lo splendore di un tempo.
Il Servizio provinciale Afor sta operando per una concreta rivitalizzazione dell'azienda. Grazie alla dinamica attività e alle iniziative del Servizio Provinciale l'Afor di Vibo Valentia ha raggiunto importanti risultati e questo è un chiaro messaggio positivo alle autorità politiche regionali che a giorni dovranno decidere sul futuro dell'Azienda Forestale della Regione.

© Copyright Gazzetta del sud, 19 dicembre 2010

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