Colletta per finanziare la visita del Papa
Il Comitato organizzatore è al lavoro per predisporre l’arrivo di Ratzinger il 7 maggio ad Aquileia. Nei prossimi giorni saranno illustrati il programma e le modalità per la raccolta dei contributi
di Paolo Mosanghini
UDINE.
Una colletta tra i fedeli delle Diocesi del Triveneto per finanziare la visita del Papa i prossimi 7 e 8 maggio ad Aquileia e a Venezia. In tempo di crisi, la Chiesa ha scelto di non chiedere contributi agli enti pubblici, ma di far leva sulla sensibilità dei fedeli. Ciascuno secondo le proprie possibilità, potrà offrire un contributo alla preparazione della visita di Benedetto XVI. Come sarà fatta la colletta sarà deciso nei prossimi giorni. Intanto, la scelta è trapelata da Venezia, dove è stato predisposto un ufficio che segue l’organizzazione della visita del Papa.
«Il criterio decisivo – ha spiegato la Conferenza episcopale Triveneta in una nota - che sta guidando l’azione del Comitato organizzatore e i preparativi della visita è quello di offrire una calorosa, curata e semplice accoglienza al Santo Padre, ma senza chiedere speciali finanziamenti alle istituzioni pubbliche. Le spese non mancheranno – s legge ancora - ma le diocesi del Nordest, liete del dono della visita e in attesa del Papa come una persona cara di famiglia, hanno scelto di sostenerle con il supporto di tutti i fedeli, che saranno invitati a partecipare liberamente e secondo la propria disponibilità a una colletta straordinaria o a offerte libere», si legge ancora nella nota.
Giovedì il patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, illustrerà i particolari della visita di Papa Ratzinger. Il Santo Padre arriverà nel pomeriggio di sabato 7 maggio all’aeroporto di Ronchi dei Legionari e da lì si sposterà in auto fino ad Aquileia. Nella piazza della cittadina incontrerà i fedeli e i rappresentanti delle istituzioni, poi si sposterà nella basilica per partecipare a una cerimonia più ristretta. La visita del Papa ad Aquileia dovrebbe durare circa due ore, poi Papa Ratzinger, in elicottero, partirà per Venezia dove domenica 8 maggio proseguirà la visita. Ma queste sono settimane frenetiche per l’organizzazione. E i vescovi, lo annunceranno giovedì prossimo, hanno scelto di finanziare la storica visita evitando di bussare alla porta delle istituzioni pubbliche per i necessari finanziamenti. L’evento sarà sostenuto dalle Diocesi, da sponsor privati e dai fedeli, appunto attraverso una colletta. In Veneto i vescovi hanno già scelto le modalità, e cioè quella della raccolta dei contributi durante la celebrazioni delle messe nelle domeniche di febbraio. In Friuli Venezia Giulia i quattro vescovi si incontreranno nei prossimi giorni per vagliare questa o altre strade.
Il comitato organizzatore ha voluto così prendere le distanze da due sarti che in Veneto hanno chiesto alle istituzioni un rimborso per le spese sostenute per realizzare gli abiti di Papa Ratzinger e dei celebranti. «La richiesta di fondi – si legge nel comunicato della Conferenza episcopale - è un’iniziativa personale dei due sarti, non promossa né autorizzata dal Comitato organizzatore ufficiale della visita. Ogni iniziativa che si riferisca in qualche modo a questo evento e che non porti la firma del responsabile del Comitato organizzatore, monsignor Beniamino Pizziol, è priva di autorizzazione, fuorviante e non va presa in considerazione».
Più informazioni si avranno soltanto dopo la conferenza stampa del 10 febbraio, che si terrà a Zelarino, in provincia di Venezia. «Partecipare alla colletta – conclude la nota - sarà un modo per esprimere la propria personale vicinanza al Santo Padre».
(ha collaborato Ilaria Gianfagna)
© Copyright Il Messaggero Veneto, 5 febbraio 2011 consultabile online anche qui.
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