giovedì 3 febbraio 2011

Il Papa: nella società odierna servono religiosi luminosi e coerenti. Il Primato di Dio e la passione per i poveri vanno insieme. Dio ha parlato nella Bibbia ma anche attraverso i Santi (Izzo)

PAPA: IN SOCIETA' ODIERNA SERVONO RELIGIOSI LUMINOSI E COERENTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 feb.

Nella societa' di oggi, "segnata spesso da una radicale pluralita', da una progressiva emarginazione della religione dalla sfera pubblica e da un relativismo che tocca i valori fondamentali", e' piu' che mai necessario che "la testimonianza cristiana sia luminosa e coerente e che il nostro sforzo educativo sia sempre piu' attento e generoso".
Lo ha detto il Papa ai 5000 religiosi presenti questo pomeriggio in San Pietro in occasione della Giornata della Vita Consacrata.
"La vostra azione apostolica - ha raccomandato loro Benedetto XVI - diventi impegno di vita, che accede, con perseverante passione, alla Sapienza come verita' e come bellezza, splendore della verita'".
"Sappiate orientare - ha concluso ricordando ai religiosi i recenti Orientamenti Pastorali della Cei - con la sapienza della vostra vita, e con la fiducia nelle possibilita' inesauste della vera educazione, l'intelligenza e il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo verso la vita buona del Vangelo".

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PAPA: DIO HA PARLATO NELLA BIBBIA MA ANCHE ATTRAVERSO I SANTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 feb.

"Lo Spirito Santo, in forza del quale e' stata scritta la Bibbia, e' il medesimo che illumina di luce nuova la Parola di Dio ai fondatori e alle fondatrici" degli Istituti Religiosi. Lo ha detto il Papa nell'omelia pronunciata questo pomeriggio in San Pietro in occasione della Vita Consacrata.
Dalla Parola, ha aggiunto Benedetto XVI, "e' sgorgato ogni carisma e di essa ogni regola vuole essere espressione, dando origine ad itinerari di vita cristiana segnati dalla radicalita' evangelica".

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PAPA: PRIMATO DI DIO E PASSIONE PER I POVERI VANNO INSIEME

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 feb.

La vita consacrata e' chiamata a una "testimonianza profetica, legata alla sua duplice attitudine contemplativa e attiva: ai consacrati e alle consacrate e' dato infatti di manifestare il primato di Dio, la passione per il Vangelo praticato come forma di vita e annunciato ai poveri e agli ultimi della terra".
Lo ha detto il Papa nell'omelia pronunciata in San Pietro in occasione della Giornata della Vita Consacrata. "In forza di tale primato - ha spiegato ai 5000 religiosi presenti - nulla puo' essere anteposto all'amore personale per Cristo e per i poveri in cui Egli vive.
La vera profezia nasce da Dio, dall'amicizia con Lui, dall'ascolto attento della sua Parola nelle diverse circostanze della storia". Secondo il Papa, "in questo modo la vita consacrata, nel suo vissuto quotidiano sulle strade dell'umanita', manifesta il Vangelo e il Regno gia' presente e operante".
Proprio ieri sull'Osservatore Romano l'arcivescovo brasiliano mons. Joao Braz de Aviz, neo prefetto della Congregazione per i religiosi, al quale il Pontefice che lo ha nominato in dicembre ha rivolto questa sera il suo caloroso benvenuto, aveva affrontato questo tema invitando a rilanciare l'opzione preferenziale per i poveri che era stata messa in ombra dalla condanna della Teologia della Liberazione.
"La sua scoperta e la sua costruzione da parte della teologia della liberazione hanno significato - ha dichiarato il prelato - uno sguardo sincero e responsabile della Chiesa al vasto fenomeno dell'esclusione sociale.
Giovanni Paolo II ha affermato all'epoca, attraverso la lettera inviata alla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile e consegnata dal cardinale Gantin, che la teologia della liberazione non e' solo utile ma anche necessaria". Il neo prefetto per i religiosi, ha affermato che "ancora non sia stato sufficientemente completato il lavoro teologico per svincolare l'opzione per i poveri dalla sua dipendenza da una teologia della liberazione ideologica, come ha ammonito ultimamente Benedetto XVI".
Quanto alle due istruzioni sulla Teologia della Liberazione inviate da Roma a firma dell'allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Joseph Ratzinger, secondo mons. Braz de Aviz esse "correggevano questioni legate all'uso del metodo marxista nell'interpretazione della realta'".
Ma "l'opzione preferenziale per i poveri e' un'opzione evangelica dalla quale dipendera', prima di tutto, la nostra stessa salvezza". Il Papa questa sera non lo ha negato ma, nell'affidarli al nuovo prefetto brasiliano, ha voluto ricordare ai religiosi di tutto il mondo che il primato di Dio e la passione per i poveri vanno insieme.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mons. Gaenswein: La carta di donatore di organi del card. Ratzinger non è più valida.

http://www.radiovaticana.org/ted/Articolo.asp?c=459116

Alberto

Anonimo ha detto...

Il card. Marx difende senza mezzi termini il celibato sacerdotale.

http://www.kath.net/detail.php?id=29989

Alberto