sabato 5 febbraio 2011

Il Papa: vescovi hanno "la missione di conservare la comunione cattolica" (Izzo)

PAPA: VESCOVI DEBBONO CUSTODIRE COMUNIONE CATTOLICA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 feb.

I vescovi hanno "la missione di conservare la comunione cattolica".
Lo ricorda Benedetto XVI ai cinque nuovi presuli da lui consacrati in San Pietro: il salesiano di Hong Kong mons. Savio Hon Tai-Fai, neo segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; mons. Marcello Bartolucci, neo segretario della Congregazione delle Cause dei Santi;
mons. Celso Morga Iruzubieta, neo segretario della Congregazione per il Clero; mons. Antonio Guido Filipazzi, nunzio apostolico in attesa di destinazione; mons. Edgar Pena Parra, nuovo nunzio apostolico in Pakistan. Coconsacranti il card. Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, e il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato. "Sapete - ribadisce il Pontefice teologo ai nuovi vescovi - che il Signore ha incaricato San Pietro e i suoi successori di essere
il centro di tale comunione, i garanti dello stare nella totalita' della comunione apostolica e della sua fede. Offrite il vostro aiuto perche' rimanga viva la gioia per la grande unita' della Chiesa, per la comunione di tutti i luoghi e i tempi, per la comunione della fede che abbraccia il cielo e la terra".
Occorre, ha raccomandato ancora Ratzinger ai nuovi presuli, "perseverare nell'insegnamento degli Apostoli" non dimenticando mai che "la fede ha un contenuto concreto: non e' una spiritualita' indeterminata, una sensazione indefinibile per la trascendenza.
Dio ha agito e proprio Lui ha parlato. Ha realmente fatto qualcosa e ha realmente detto qualcosa". E' questo il fondamento attendibile, sul quale noi cristiani ci basiamo anche oggi. E' la base sicura sulla quale possiamo costruire la casa della nostra fede".
In tale visione, riafferma ancora Benedetto XVI, "la dimensione orizzontale (dell'azione sociale, ndr) e quella verticale (della preghiera, ndr) sono inscindibilmente intrecciate l'una con l'altra. Con lo stare in comunione con gli Apostoli, con lo stare nella loro fede, noi stessi stiamo in contatto con il Dio vivente".
"Cari amici - ricorda ai nuovi presuli - a tale scopo serve il ministero dei vescovi: che questa catena della comunione non si interrompa. E' questa l'essenza della Successione apostolica: conservare la comunione con coloro che hanno incontrato il Signore in modo visibile e tangibile e cosi' tenere aperto il Cielo, la presenza di Dio in mezzo a noi.
Solo mediante la comunione con i Successori degli Apostoli siamo anche in contatto con il Dio incarnato".
Ma, per Ratzinger, "vale anche l'inverso: solo grazie alla comunione con Dio, solo grazie alla comunione con Gesu' Cristo questa catena dei testimoni rimane unita".
"Vescovi - infatti - non si e' mai da soli, ci dice il Vaticano II, ma sempre soltanto nel collegio dei vescovi" che "non puo' rinchiudersi nel tempo della propria generazione" perche' "alla collegialita' appartiene l'intreccio di tutte le generazioni, la Chiesa vivente di tutti i tempi".
Nell'omelia, il Papa tedesco cita poi il predecessore Giovanni Paolo II che si accingea beatificare: "Duc in altum, prendete il largo" chiede infatti ai nuovi presuli ricordando che "Giovanni Paolo II, nei suoi ultimi anni, ha ripreso con forza questa parola e l'ha proclamata a voce alta ai discepoli del Signore di oggi" indicando la misura alta della vita cristiana. "Duc in altum - spiega - dice il Signore in quest'ora a voi, cari amici.
Siete stati chiamati per incarichi che riguardano la Chiesa universale. Siete chiamati a gettare la rete del Vangelo nel mare agitato di questo tempo per ottenere l'adesione degli uomini a Cristo; per tirarli fuori, per cosi' dire, dalle acque saline della morte e dal buio nel quale la luce del cielo non penetra. Dovete portarli sulla terra della vita, nella comunione con Gesu' Cristo". "Per questo - conclude - preghiamo in quest'ora per voi, cari amici. Dispiegate quindi le vele delle vostre anime, le vele della fede, della speranza, dell'amore, affinche' lo Spirito Santo possa gonfiarle e concedervi un viaggio benedetto come pescatori di uomini nell'oceano del nostro tempo".

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