lunedì 28 febbraio 2011

Sergio Luzzatto: dagli attacchi a Padre Pio a quelli al "crocifisso di stato"

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Alessia.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Ot
Cosa ne pensi Raffa? Ricordi, se ne discusse a dicembre e se non vado errata fu lo stesso vescovo a scrivere al Papa e a rimettersi alla sua decisione.
Non mi spiego perchè il vescovo abbia deciso di attendere il 5 marzo per comunicare le decisioni del Papa ai fedeli che non hanno perso tempo a attivarsi con la petizione.
Mah!
http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2011/02/26/465569-diacono_suicida_vescovo.shtml
http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2011/02/28/466070-orvietani_mollano.shtml
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao carissima, a voler pensare male sembrerebbe che il vescovo stia deliberatamente prendendo tempo per creare "suspence" e confusione.
Fossi nel Vaticano metterei fine ai giochi e comunicherei direttamente la decisione.
Non si gioca con il Santo Padre.
R.

Anonimo ha detto...

A Luzzato lasciamolo parlare, senza tenerne conto.

Anonimo ha detto...

E perchè scaldarsi tanto? Non ha forse ragione? L'Italia è tutto tranne che un paese cattolico ... sempre più secolarizzato e con cittadini di altre fedi. Per me è giusto non imporre perchè Cristo stesso non si è mai imposto.

realista ha detto...

se è vero quel che dice anonimo delle 13.48, perchè lo si chiede solo al Papa e non si chiede anche alle comunità ebraiche e islamiche di esprimersi su Berlusconi e sul governo onde farlo cadere?
Perchè negli articoli sconvolti dai silenzi della chiesa, oltre ai cardinali anonimi non si citanto imam anonimi o rabbini anonimi imbarazzati?
Perchè non ci si sconvolge mai dei loro, di silenzi, anche quando fioccano bombe non solo occidentali?
Perchè le vignette di Vauro e le intemerate della LIttizzetto riguardano solo la chiesa cattolica?
Perchè ci si occupa delle preghiere e della liturgia cattolica come se fossero faccenda di stato mentre i riti delle altre fedi godono di rispettoso silenzio?
Se l'italia è cosi multireligiosa e multiculturale, non si discrimini in nulla, non solo sulle pareti

Anonimo ha detto...

Inutile ragionare con i " secondo me...". In una democrazia laica prevale il principio di maggioranza. Se ne hanno il coraggio, facciano un bel referendum. Vedranno che la maggioranza degli italiani, secolarizzata o no, tiepida e moralmente possibilista, anche un po' indifferente, se ne guarderà bene di esprimersi per un "no al Crocifisso" nelle aule. Mantenere un segno su una parete in fondo coinvolge cose profonde, inconsce, e non chiede - aimè- uno sforzo pratico troppo gravoso. Per megli italiani chiederebbero, con motivazioni tra le più disparate, di mantenere il Crocifisso. E comunque ci sono delle leggi laich che lo permettono.

Anonimo ha detto...

Bè certo perchè gli italiani sono una massa di ipocriti. Non vanno a messa, fanno il contrario di ciò che la Chiesa e il Vangelo comandano, ma guai a toccare il crocefisso. Se la Fede si riduce a questo, aveva ragione Nostro Signore di chiedersi se troverà la Fede al suo ritorno.

Anonimo ha detto...

Io non azzarderei giudizi moralistici che, se uno è credente, spettano solo a Nostro Signore. Se poi uno non crede, deve attenersi comunque a una volontà di maggioranza.
Di moderni farisei, che rimproverano agli italiani di non essere in un certo modo, senza però toccare neanche con un dito la fatica di essere credenti in un mondo come quello di oggi, ce ne sono già abbastanza.
Il giacobinismo, che vuole rendere pure le società con tutti i disastri ben noti, lo lasciamo volentieri ai puri per eccellenza, che pretendono di leggere nel cuore delle persone discettando su quello che è bene e quello che è male.

realista ha detto...

sicuramente c'è molta ipocrisia sul crocifisso ma non mi pare nemmeno che Cristo ci avesse chiesto di tenerci la fede solo dentro e di rinunciare alla sua espressione esteriore e al proselitismo. Non è che gli apostoli se ne siano rimasti chiusi in casa loro, con le loro famiglie, ad organizzare convegni con i non cristiani e i pagani

Anonimo ha detto...

@ realista : certo che no, ma era principalmente la loro vita cristiana ad evangelizzare e rendere vere le loro parole. Non certo un simbolo in un ufficio.

Oggi ci aggrappiamo ad un simbolo in un ufficio quando la nostra vita cristiana fa acqua da tutte le parti.

realista ha detto...

a me pare che facessero anche molta predicazione, anche a costo della vita, mentre oggi si tende ad interiorizzare troppo. Tra l'aggrapparsi ad un simbolo e rinunciare ogni giorno a qualcosa mi pare ci si possa essere una via di mezzo
In fondo, laddove c'è, mi pare che anche chi vuol toglierlo si aggrappi troppo ad un simbolo. E il perchè di questo esserne infastidito quando me lo chiedo non mi rassicura

Anonimo ha detto...

Certo che mettersi pontificare anonimamente è davvero il massimo della vita! Raffa ti faccio una proposta che so già respingerai, censurare senza il tutti gli anonimi intervengono, con speciale cura per i moralisti da strapazzo.
No, verooo :-)))
Alessia

Anonimo ha detto...

Il Crocifisso, maiuscolo per cortesia, per i cattolici simboleggia, dovrebbe simboleggiare, il sacrificio del Figlio di Dio consumatosi per amore. E uno scandalo definirlo "di stato" o usarlo come corpo contundente. Per i credenti è un monito, per tutti gli altri un sommo esempio di coerenza portato alle estreme conseguenze. Di questo passo si domanderà al Papa di toglierlo dall'altare su cui celebra?
Alessia

Anonimo ha detto...

Uno-due Luzzatto-Di Segni.
Visto che la richiesta era stata esaudita dal giovane prete Wojtyla, perché non ne hanno fatta una analoga al vecchio Papa Wojtyla?
http://www.asca.it/news-SHOAH__DI_SEGNI__DA_PAPA_NESSUNA_RISPOSTA_SU_BAMBINI_EBREI_BATTEZZATI-994435-ORA-.html
Alessia

Anonimo ha detto...

Mi importa poco che lo si levi dall'altare del Papa, visto che lì si tratta di una celebrazione dove vanno i cattolici (avrei da ridire pure su questo ...), ma imporre un simbolo in un ufficio che è laico e che niente ha a che fare con il sentire religioso, è un'altro paia di maniche.

Anonimo ha detto...

Anche quì, perchè non far sapere a quelle persone che di fatto sono ebree? non c'e' niente di male, perchè anche se non condivido il gesto forzato di battezzare chi non lo voleva, comprendo che la chiesa lo ha fatto per salvarli. Ma è giusto che sappiano di essere ebrei. Perchè questo silenzio? Di cosa ha parola la chiesa?

Anonimo ha detto...

Complimenti anonimo delle 17.53 una risposta davvero intelligente!
Alessia

Anonimo ha detto...

Altra risposta idiota e disinformata.
Alessia

Raffaella ha detto...

Concordo! Molto fine anche nei modi...
R.

gemma ha detto...

ma perchè vi siete accorti tutti della croce solo ora?
Se ci si preoccupasse del bullo che siede tra i banchi di scuola o dei furbacchioni che insozzano i posti pubblici come di quella croce che sta sulla parete, ci guadagneremmo tutti

Anonimo ha detto...

Gemma, quando c'è carenza di materia grigia, per non parlare di sensibilità, ma prevale la becera ideologia, quali risposte possiamo attenderci? Sino a non pochi anni fa nessuno, a parte qualche duro e puro alla Tosti, badava al Crocifisso, oggi toglierlo e disprezzarlo è simbolo di "laicità".
Alessia

Anonimo ha detto...

anch'io ero soft sulla croce negli spazi pubbliuci, ma vedendo il multiculturalismo e il multietnico cos'hanno fatto in francia, in inghilterra, in belgio, dico: li è li deve rimanere , oso di più: a chi non piace vada via! se si vuol togliere il crocefisso si devono togliere anche tutti i valori cristiani dallo stato. per i sinistrorsi:non c'é egualianza fuori dal vangelo né fratellanza, né tanto meno stato sociale per i meno fortunati, lo si fa perchè siamo cristiani. per i destrorsi non c'é liberta dell'individuo, rispetto della proprietà privata, famiglia come la intendiamo noi,senza il cristianesimo. la dimostrazione la danno tutti questi stati che hanno creduto di poter vivere uno stato dai valori cristiani chiamandoli però universali. peccato però che i nuovi arrivati di altre religioni questo universale giustamente non lo accettano perchè propri del cristianesimo e appena possono impongono i loro modi, fra cui disegualianza uomo-donna, nessuna distinzione diritto pupplico-diritto religioso(vedi londra) nessuna libertà di scelta(vi sfido a trovarmi carne non hallal in quasi tutte le città di francia, neanche nei voli easyjet rynair vi danno più maiale in francia.)Siccome c'é una maggioranza ipocrita , biforca che vuole tenersi il crocefisso in Italia, tutti questi illuminati possono andare nel paese dei lumi , nei paesi del nord. siamo in europa e che cavolo ne approfittino. Basta con questa dittatura delle minoranze e la chiesa dovrebeb tornare a dar più risalto alle specificità del cristianesimo e no al solito siamo tutti per la pace, tutti per l'amore tutti contro la guerra. Vengano a farsi un giro in una qualsiasi banlieu francese e poi ne riparliamo.

Max

un passante ha detto...

ieri sera tardi nel settimanale Terra si è parlato della questione libica. Sono stato molto colpito dalle dichiarazioni di ragazze libiche residenti a Milano, integrate. Una di loro ha detto che chi muore per il proprio paese va in paradiso, quindi è giusto farlo, e anche l'altra, che il rais deve essere condannato alla pena di morte. Capisco la loro rabbia, ma non è la prima volta che sento questi concetti, da quella direzione
Morire per il proprio paese è un concetto valido per molti, non automatico il riferimento al paradiso (che può giustificare qualunque azione tu pensi sia per il tuo paese, anche quella di farti espoldere magari) . E poi, quale paese? Quello d'origine o quello che ti ha accolto e di cui magari diventi cittadino?
In senso cristiano, la conquista del paradiso ha tutt'altre dinamiche
Con tutta l'antipatia per il rais, anche la pena di morte è concetto che a parte qualche giustizialista, non molto ha a che vedere con la nostra cultura (laica) della giustizia. Ecco, quando sento le giovani generazioni di immigrati, dati per integrati, ragionare così, il futuro non lo vedo molto semplice
E ci rifletterei prima di sputare su quei valori che anche la società laica ha un pò appreso dalla croce

Anonimo ha detto...

Penso che siccome tutti gli stati del mondo hanno i loro simboli, tanto vale tenersi quello attualmente il più pacifico possibile. E se la rivoluzione dei democratici arabi non tocca la Siria, dove il regime familista è onnipresente, e uno dei primi atti del neogoverno egiziano è stato quello di far passare le navi da guerra iraniane, qualche dubbio mi viene su chi l'ha fomentata. Eufemia

euge ha detto...

Grande MAX!