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8 commenti:
forse, chissà forse, le cose di cui deve occuparsi papa Benedetto sono un pochetto più gravi e consistenti di questa pur affascinante questione.
Magari avesse il tempo e la disponibilità per occuparsi di musica. Dall'inizio del pontificato abbiamo constataato che commentatori come Melloni si irritavano anche del suo personale quarto d'ora al pianoforte figurarsi i voli pindarici sulla musica sacra.
Se le persone cui ha delegato la questione non sono delle aquile, personalmente me ne faccio una ragione: può darsi che non abbia nemmeno il tempo per rimediare. Magari , alla sua età, è già abbastanza impegnato.<Che poi i suoi collaboratori gli diano delle soddisfazioni contenute , credo ci sia abituato. Ma è un signore e non li manda a zappare, anche perchè il campo dove dovrebbero andare è già pieno di gente che abbiamo inviato noi, a suo tempo.
@mariateresa
Ma dai, il Papa trova il tempo per incontrare i luterani ad Erfurt, di collegarsi alla stazione aerospaziale e non trova il tempo per recarsi ad un convegno al quale aveva già dato la sua disponibilità: difatti sugli inviti sta che il suo nome. Se non fosse il Papa direi che è una cafoneria bella e buona!
Se poi per te la dignità della musica suonata in chiesa è una cosa secondaria, vedi tu.
Jacu
Il commento di Mariateresa è azzeccatissimo.
Mi pare che Magister stia esagerando un po' e pure messa in latino, vedi ultimi due post. Tutte queste geremiadi hanno stufato e pure il tentativo di far passare il Papa per un povero vecchietto raggirato e disobbedito dai collaboratori. La mente di Papa Benedetto è brillante come sempre, come pure la sua consapevolezza di non essere circondato da aquile. Il card. Ratzinger poteva permettersi determinati giudizi, Papa Benedetto ha altre priorità o meglio urgenze a cui far fronte.
Alessia
@mariateresa
Se hai poi notato, qui si trattava di di un´udienza per il centenario del Pontificio Istituto di Musica Sacra, mica del coro degli alpini in pensione di un minuscolo paesino delle dolomiti!!
Il Papa non trova il tempo per il Pontificio Istituto di Musica Sacra, per Kiko e Carmen in tuta da ginnastica sì:
http://blog.messainlatino.it/2010/11/il-papa-e-i-neocatecumenali.html
Io sono basito!
Jacu
Jacu, pure tu vuoi metterti a compilare l'agenda del Papa? Il tuo commento è alla Melloni :-)
Alessia
è vero, ognuno ha le sue scale di priorità.
@Alessia
magari la potessi compilare io l`agenda del Papa...
Quanto sei papidolatra! Per te o si esalta Benedetto XVI su ogni cosa o si è subito Melloni, sempre questi estremi: o sei un santo o un eretico destinato irrimediabilmente alle pene dell´inferno.
Un po´mi scocciano questi tuoi commenti così tranchant, con il quali cerchi sempre di colpevolizzare chi solo osa non condividere una decisione del Papa, che in questo caso non parla ex cathedra e quindi non mi pare sia dogma della Chiesa o oramai del Papa non si può neppure criticare il fatto che disdica un´udienza così significativa?
Per te magari è normale ricevere Carmen, miss neocatecumenale, in tuta da ginnastica, e poi non trovare tempo per i cento anni del Pontificio Istituto di Musica Sacra, come se si trattasse della squadra di calcio dei preti della diocesi di Carbonia.
Sta di fatto che è un segnale strano parlare dell´importanza della musica nella liturgia come componente fondamentale, desiderare il ritorno di una musica più sacra durante le funzioni e poi annullare l´udienza per i cent´anni del Pontificio (quindi suo e di tutta la Santa Romana Chiesa!!!)...
Alla fine erano solo parole, parole, parole?
Jacu
Jacu
Non credo che se il papa avesse partecipato a questo convegno poi il giorno dopo avremmo avuto il piacere di sentire Palestrina in ogni chiesa dell'orbe cattolico. Ammetto che anch'io trovo strana questa assenza di Benedetto XVI ad un evento così importante, tuttavia in fin dei conti la sua assenza o la sua presenza non avrebbe cambiato granchè la realtà, diciamocelo francamente. Il papa spende molte buone parole a favore della buona musica sacra, ma non ha la bacchetta magica. Il Vaticano II (Sacrosanctum Concilium) già 40 anni fa aveva detto chiaramente che il gregoriano e la polifonia costituiscono per la Chiesa un patrimonio unico e insostituibile, poi è venuto il siddetto "spirito del Concilio" e sappiamo tutti come è andata a finire. è un problema di difficile risoluzione, specialmente in Italia che è un paese dove la popolazione è musicalmente analfabeta, e per risolvere il problema purtroppo non basterà l'imponente convegno, quindi non penso che sia il caso di prenderla tanto a male.
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