venerdì 27 maggio 2011

Pedofilia, Bagnasco: invitiamo le vittime a denunciare gli abusi. Combattere la piaga in assoluta sintonia con il Papa. Cattolici, Bagnasco: non c'è più un unico partito ma i valori restano. La Chiesa è impegnata nella formazione politica. Il Federalismo sia solidale (Izzo)

PEDOFILIA: BAGNASCO, INVITIAMO VITTIME A DENUNCIARE GLI ABUSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 mag.

Nelle linee guida sulla trattazione dei casi di abuso di minori da parte del clero, che la Cei e' chiamata a elaborare entro maggio 2012, "sara' messo nero su bianco anche l'esortazione perche' i vescovi invitino le persone a fare quel che devono fare: denunce, segnalazioni". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco nella conferenza stampa conclusiva dell'Assemblea Generale.

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PEDOFILIA: BAGNASCO, CON PAPA CONTRO PIAGA INFAME E INFAMANTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 mag.

Gli abusi sessuali commessi da ecclesiastici rappresentano "una piaga infame e infamante".
E la Chiesa Italiana intende combatterla "in assoluta sintonia" con gli indirizzi dati da Benedetto XVI attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede.
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, lo ha detto nella conferenza stampa conclusiva dell'Assemblea Generale dei vescovi italiani, assicurando che e' "in fase molto avanzata" la preparazione delle linee guida nazionali richieste dalla Santa Sede. "Come vescovi italiani stiamo lavorando da tempo con esperti molto qualificati, laici e alcuni vescovi, per una traduzione puntuale delle indicazioni della Santa Sede e saremo in grado di produrle - ha promesso - molto prima del maggio 2012, termine fissato dalla circolare della Congregazione per la Dottrina della Fede". In questo contesto, ha spiegato, la Cei raccogliera' dai singoli vescovi notizie sulla situazione nelle loro diocesi in merito agli abusi commessi dai sacerdoti sui minori. "Adesso - ha chiarito - avremo anche la possibilita' di chiedere ai vescovi la situazione delle singole diocesi e cosi' avere un quadro piu' completo e dettagliato da poter presentare, con le debite riservatezze". Fino ad ora la Cei non aveva infatti competenza per farlo, anche se la valutazione data l'anno scorso sul numero dei casi, un centinaio, sembra fondata.
Ma anche con le nuove disposizioni, la responsabilita' di indagare sulle denunce e trasmettere quanto emerge alla Santa Sede, ha spiegato Bagnasco, "resta del vescovo". "E' lui - ha ripetuto - il primo referente per le vittime e nessun documento o linee guida prevede un organismo intermedio come la Conferenza episcopale, motivo per cui - ha spiegato - la Cei non ha potuto finora effettuare una raccolta dati o radiografia puntuale".
Il cardinale Bagnasco e' sembrato poi riferirsi indirettamente al caso del sacerdote arrestato a Genova, rilevando che un vescovo "si puo' trovare di fronte a situazioni che sono come un fulmine a ciel sereno".
"Ogni persona - ha concluso - ha la possibilita' di vivere una schizofrenia esistenziale", e puo' capitare che "non ci siano segnali, denunce e neppure voci o allusioni da parte della comunita'".

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CATTOLICI: BAGNASCO, NON PIU' PARTITO UNICO MA VALORI RESTANO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 mag.

Anche se tramontata la Dc "non c'e' un partito unitario", per i cattolici impegnati in politica resta "un terreno unitario, che sono i valori irrinunciabili".
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha voluto ribadirlo nella conferenza stampa tenuta a conclusione dell'Assemblea Generale. Tali valori, ha spiegato, consistono nell'ordine nel "rispetto della vita dal concepimento alla fine naturale e della famiglia formata da uomo e donna uniti nel matrimonio, civile o religioso. Su questo ceppo - ha sottolineato - si impiantano i valori dell'etica sociale, che sorgono sull'etica della vita, senza la quale l'etica sociale prima o poi viene meno o si deforma".
Per il cardinale di Genova, "di fronte ai valori fondamentali ci vuole una consapevolezza e una fede pensata, ma anche una ragione pensata e motivata, che richiede fatica, lavoro, impegno costanza, altrimenti diventa difficile e a volte impossibile discernere", soprattutto quando ci troviamo di fronte a "scelte contraddittorie".
"Possibile - si e' chiesto Bagnasco - che tutto sia possibile? Tutto e il contrario di tutto? Il campo dell'opinabile e' enorme, ma non puo' essere tutto consegnato all'opinione soggettiva". Per questo e' necessario fare riferimento a "valori irrinunciabili o non negoziabili", perche' "si arriva a un limite in cui la mediazione o l'opinione o l'esperienza non puo' essere piu' il criterio primo, ma e' l'oggettivita' della cosa in se', anche quando si tratta di un valore morale. E' un problema culturale - ha concluso il cardinale - che riguarda i credenti e l'uomo tout-cout".

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CATTOLICI: CEI, CHIESA IMPEGNATA NELLA FORMAZIONE POLITICA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 mag.

La Chiesa Italiana e' impegnata nella formazione politica dei fedeli laici attraverso iniziative di formazione per i giovani, orientati all'inserimento nella vita pubblica delle amministrazioni locali e della politica in generale.
Lo ha ricordato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella conferenza stampa conclusiva dell'Assemblea Generale, annunicando due incontri di "verifica, di messa a punto e di confronto delle diverse esperienze di questo tipo". Il primo sara' rivolto alle esperienze di formazione che fanno capo ad associazioni e movimenti ecclesiali, in modo particolare a Retinopera, il secondo sara' indirizzato alle scuole e gruppi di carattere diocesano.
Tali appuntamenti, ha promesso Bagnasco, "saranno presto convocati in ordine a questo confronto per una progettazione piu' unitaria".

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BAGNASCO: FEDERALISMO SIA SOLIDALE, UNITA' IMPRENSCINDIBILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 mag.

"Sull'unita' di popolo non ci sono dubbi. Tutto il resto, proposte, controproposte, il progetto di un federalismo che deve essere solidale e unitario, deve essere a servizio di questa unita' del popolo e della nazione". Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, sottolineando nella conferenza stampa conclusiva dell'Assemblea Generale dei vescovi italiani, che "l'unita' nazionale e' un valore imprescindibile, una conquista, l'esito di un percorso che, pur con luci e ombre, abbiamo celebrato quest'anno, ma che rappresenta ormai un valore irrinunciabile".
"Guai - ha ammonito - a perdere il senso non solo di unita' politica e gestionale, ma dell'unita' che nasce dal senso profondo di appartenenza ad un popolo". Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, commenta cosi' l'ipotesi avanzata dalla Lega di spostare alcuni ministeri al Nord".
"Il filo conduttore del nostro popolo e della nostra nazione - ha tenuto a ricordare il cardinale Bagnasco - non sono solo gli interessi di ordine materiale, ma i valori spirituali e morali".

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