martedì 31 maggio 2011

Il Parroco tedesco Hendrick Jolie: In Germania la disapplicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum sta causando un'emorragia di seminaristi dai seminari diocesani

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci da Alberto. Qui una traduzione.
Che cosa ha da dire il vescovo di Magonza? Si tratta forse di una "scemenza"?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Se una Vocazione e' solo legata a questi aspetti...

Raffaella ha detto...

Attenzione! Il parroco non dice che i seminaristi rinunciano a diventare sacerdoti ma che lasciano le strutture diocesane per altre comunita'.
La cosa e' ben diversa.
R.

Anonimo ha detto...

@anonimo

la vocazione non è legata solo a quello, ma perché io, seminarista cattolico, dovrei continuare la mia preparazione al ricevimento dell´ordine sacro presso una struttura che nei fatti dimostra di non essere in piena comunione con il Papa?

Le ricordo che la Chiesa di Cristo è fondata su Pietro e a lui sono date le chiavi del Regno dei Cieli: chi non è in comunione con lui è fuori dalla Chiesa.

Jacu

DANTE PASTORELLI ha detto...

I giovani seri s'avvicinano ai luoghi d'onde spira sacralità. Lasciamoli, dunque, andar dove li chiama Cristo.

Anonimo ha detto...

E' evidente che chi pensa che la liturgia non sia un motivo sufficiente per cercare altri luoghi di formazione sacerdotale non capisce, non conosce, oppure semplicemente disprezza ciò che la Chiesa non ha mai smesso di insegnare sulla centralità della liturgia nella vita della Chiesa. E' consolante che ci siano tante vocazioni giovani che invece lo capiscono e si regolano di conseguenza.

Anonimo ha detto...

Come "solo" a questi aspetti?

Stiamo parlando della Santa Messa! Direi proprio che fa parte del NUCLEO della Vocazione al Sacerdozio. Non è un aspetto affatto marginale.

Anonimo ha detto...

Una domanda: ma questa "sacralita'" o "centralita'" esiste solo nel VO?

DANTE PASTORELLI ha detto...

Esiste anche nei riti orientali, ad es.
E' sufficiente assistere alla celebrazione di una Messa VO o in rito orientale e d'una NO per notare tante differenze. Un solo esempio: nelle prime è evidente il verticalismo, nella seconda l'orizzontalismo.
Se tutto andasse per il verso giusto nel NO perché Ratzinger cardinale tanto insisteva per la riforma della riforma? Certo ci son gli abusi, la creatività selvaggia ecc. ecc. Mai negato. Ma si è sicuri che l'origine delle deviazioni non sia proprio nel rito in sé e per sé? Un rito o è codificato e non si può sgarrare, o non si codifica in modo rigoroso e apre le maglie ad ogni individuale creatività. I risultati si vedono.
Il Breve esame critico presentato da Ottaviani e Bacci a Paolo VI pochi anni fa veniva, nella presentazione d'una sua ristampa, dichiarato ancor di viva attualità da un altro grande cardinale, eccelso canonista, A. Stickler.