Ratzinger racconta: avevo 14 anni Hitler minacciò il futuro del mondo
VATICANO Avere 14 anni quando Hitler ha già sottomesso mezza Europa e l'ombra del nazismo si stende cupa sul Continente. Benedetto XVI e il dramma del suo popolo nel Novecento. Nell'udienza al sodalizio mariano di Ratisbona Benedetto XVI ha aggiunto un ulteriore tassello a questo aspetto della sua vita, parlando a braccio in tedesco e lasciandosi andare ai ricordi.
Proprio il 28 maggio di 70 anni fa il 14enne Joseph Ratzinger entrava nella Congregazione mariana di Ratisbona, «in una epoca buia» a causa di Hitler, e «già segnata dalla guerra». Radio vaticana e Osservatore romano hanno ricostruito il discorso pronunciato a braccio da Benedetto XVI nella udienza ai connazionali, nella Sala dei Papi in Vaticano.
Al sodalizio di Ratisbona dunque Benedetto XVI ha rivolto ieri «un grazie per il dono di aver tirato fuori dal cassetto dei ricordi una data importante della propria vita». Ha rievocato quei giorni lontani e raccontato la propria esperienza personale, «in un'epoca buia, segnata dalla guerra: quando Hitler aveva gi. sottomesso la Polonia, la Danimarca, gli Stati del Benelux, la Francia e successivamente aveva occupato la Jugoslavia e la Grecia».
«Sembrava che l'Europa – ha commentato – fosse nelle mani di questo potere che poneva in forse il futuro del cristianesimo». Il giovane Ratzinger era appena stato accolto nella Congregazione, quando iniziò anche il conflitto contro la Russia: nello stesso tempo il seminario veniva sciolto e, prima che riuscisse a riunirsi, il sodalizio mariano era già stato disperso. Nonostante ciò – ha però spiegato il Papa – quell'esperienza è rimasta come un elemento interiore della sua vita, perch, per lui è «sempre stato chiaro che non si può essere cattolici senza avere un atteggiamento mariano, che essere cattolici significa essere mariani».
© Copyright Gazzetta del sud, 28 maggio 2011
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