venerdì 10 giugno 2011

Il "caso" di Carlo Rebagliati, ex economo della diocesi di Savona. Dimessosi dagli incarichi parrocchiali dopo l'indagine per induzione alla prostituzione, confessa alla stampa di essere gay e sieropositivo

Vi propongo alcuni link su questo caso. Sotto quelli relativi alle due interviste di oggi troverete un mio commento.

Dimissioni di don Carlo Rebagliati: dichiarazione del vescovo di Savona, Vittorio Lupi

Induzione alla prostituzione, Don Rebagliati si dimette

Indagato dalla Procura Don Carlo Rebagliati

Dimissioni di don Carlo Rebagliati, il vescovo: “Deve dedicarsi alla sua vicenda giudiziaria”

Le due interviste di oggi:

La confessione di don Rebagliati: "Gay e sieropositivo, ma resto un prete" (Preve)

Umanamente mi dispiace molto per quest'uomo, pero' noto che siamo sempre alle solite: quando un prete manca ai provi doveri, ecco che scatta inevitabilmente la tentazione di scaricare tutta la colpa sulla Chiesa e sulle sue regole.
Enno', troppo comodo! Accanto a sacerdoti che mancano al proprio dovere ce ne sono centinaia che stanno accanto ai fedeli nel pieno rispetto delle norme e nell'amore di Cristo e per Cristo.
Altra tentazione: uscirsene con frasi del tipo: "Dover nascondere può essere terribile, fonte di squilibrio. A volte lo si maschera con un'esteriorità da tradizionalisti, da lefebvriani".
Se fossi lefebvriana o tradizionalista, diventerei una bestia feroce!
Terza tentazione: "cosi' fan tutti". Notevole l'accenno all'autobus. Complimenti! Peccato che il "mal comune mezzo gaudio" non funzioni con tutti, di certo non con me.
Non commentero' il cenno al dentista!


“Io, sacerdote da una botta e via” (Sansa)

Idem come sopra. Qui pero' c'e' un elemento in piu':

Rebagliati non si sottrae alle domande sui silenzi della Chiesa: “Bisogna proteggere tutti. Prima di tutto le vittime. Ma anche i colpevoli, che sono persone. La Chiesa non può risolvere il problema tacendo o sbattendoli via. Perché poi continuano a comportarsi così, anche senza l’abito”.

Come, prego? La Chiesa non puo' risolvere il problema cacciando i colpevoli dalla Chiesa? E "Il Fatto" registra, senza controbattere, una frase del genere?
Delle due l'una: o si chiede alla Chiesa di cacciare i preti pedofili o di sorvegliarli.
Non si puo' avere la botte piena e la moglie ubriaca, carissimi!
Se un prete viene ridotto allo stato laicale, non viene cacciato in un limbo. E' un cittadino italiano come gli altri e la societa' deve farsene carico, nel bene e nel male
.
Stai a vedere che ora tornera' l'accusa fatta piu' volte all'allora cardinale Ratzinger, quella di essere troppo severo con i preti colpevoli.
Infine una domanda: la curia di Savona era a conoscenza dei fatti quando, nel 2010, trasferi' quest'uomo dall'ufficio economato alle parrocchie?
.
R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che qui ci sia una generalizzazione di troppo.
- un prete che si comporta in questo modo viene meno al suo compito liberamente assunto X anni prima. La Chiesa ha il sacrosanto diritto di rimuovere questa persona da tale compito.
- la rimozione del compito non ti butta fuori dalla Chiesa.

Il "comportarsi così, anche senza l’abito" e' il problema da risolvere. A volte si puo', a volte no, qui c'e' lo spazio per un cammino di conversione e - perche' no' - anche penitenza (termine molto fuori moda oggi).

Anonimo ha detto...

"E' un cittadino italiano come gli altri e la societa' deve farsene carico, nel bene e nel male."
Non solo la società,anche la Chiesa che giustamente riduce allo stato laicale chi ha commesso l'errore deve farsene carico se il sacerdote è sinceramente pentito dell'errore fatto e se chiede un'aiuto, perchè la Chiesa deve essere una Madre che si preoccupa del proprio bambino che sbaglia perchè fragile e debole..

Anonimo ha detto...

Come al solito ordinazione nel 1976. Anche lui era uno di quelli che volevano "modernizzare". Mi colpisce la frase: "A Genova, dove c'era il cardinale Siri, pensavano che ordinare cinque come noi voleva dire ordinare le Brigate Rosse".
Ergo, l'antica "severità" siriana avrebbe costituito ottimo antidoto. Poi il caso singolo e imprevedibile può sempre capitare. Ma lì mi pare che non fosse né singolo né imprevedibile e la situazione si è incancrenita fino ad oggi.
Alberto

Anonimo ha detto...

Quello che allibisce, Raffa, è che questo prete, lungi dal sentirsi fuori posto, crede di essere dalla parte della ragione e come lui chissà quanti altri nella stessa situazione. E' penoso l'uso di un quotidiani come Il Fatto & Co come pulpito. E' la Chiesa a essere poco compresiva, poco evangelica e via discorrendo, non lui e soci a comportarsi in modo sbagliato, a venir meno ai sacri voti e, nonostante tutto, a persistere nell'errore pretendento di restare preti.
E' quanto mai urgente portare a termine la riforma dei seminari in senso restrittivo per sanare questo disastro, non vedo altro modo per uscirne. Ci sarebbe molto altro da dire (hai letto certi commenti?), ma credo non è più tempo delle parole, ma dei fatti e questo Papa Benedetto dimostra di averlo ben capito e non solo da ora.
Alessia

eugenia ha detto...

Condivido e sottoscrivo il post di Alberto!

Anonimo ha detto...

Penso che il problema alla fine doveva essere posto ed e' stato posto. Benedetto XVI e' uno dei primi papi che fara' "pulizia". Celibato non vuol dire omosessualita', ne rifugio per omosessuali. Una volta era cosi', per alcuni. Anche perche' se non ti sposavi, che facevi? Il cammino sara' lungo........ma si arrivera' un giorno a vocazione piu' sincere.
BISOGNA RIPENSARE MOLTO SUL SACERDOZIO, non ricordo bene la bibbia, ma gia' li' gli eunuchi non avevano qualche incarico religioso?
Alberto2

Anonimo ha detto...

Ne voglio dire pero' ancora una: e' giusto che la chiesa sbatta su un marciapiede queste persone? Intendo gente che non ha fatto reati (fino a prova contraria). Non li ha un tempo accolti e in qual modo tollerati. I diritti acquisiti valgono solo per chi ha il posto a tempo indeterminato?
Poi, ci sara' da valutare come "piazzarli"...ma un posto, chesso', da "anonimo" sagrestano o uomo delle pulizie in canonica non si puo' trovare?
Alberto2