Pace e unità nel mondo senza illusioni e utopie ideologiche
Roma, 23 giu. (TMNews)
"Non c'è nulla di magico nel cristianesimo": lo ha sottolineato il Papa che, nella tradizionale messa per il Corpus domini nella basilica di San Giovanni in Laterano, ha spiegato il significato dell'eucaristia celebrata in questa ricorrenza mettendo in luce che Gesù ha redento l'umanità con il suo sacrificio in croce dal quale parte una "catena di trasformazioni" senza "scorciatoie" che portano "l'unità e la pace" nel mondo "senza illusioni, senza utopie ideologiche".
Cristo, ha detto Benedetto XVI, "accetta per amore tutta la passione, con il suo travaglio e la sua violenza, fino alla morte di croce; accettandola in questo modo la trasforma in un atto di donazione. Questa è la trasformazione di cui il mondo ha più bisogno, perché lo redime dall'interno, lo apre alle dimensioni del Regno dei cieli". In questo senso, "non c'è nulla di magico nel cristianesimo. Non ci sono scorciatoie, ma tutto passa attraverso la logica umile e paziente del chicco di grano che si spezza per dare vita, la logica della fede che sposta le montagne con la forza mite di Dio. Per questo Dio vuole continuare a rinnovare l'umanità, la storia ed il cosmo attraverso questa catena di trasformazioni, di cui l'eucaristia è il sacramento. Mediante il pane e il vino consacrati, in cui è realmente presente il suo corpo e sangue, Cristo trasforma noi, assimilandoci a lui: ci coinvolge nella sua opera di redenzione, rendendoci capaci, per la grazia dello Spirito Santo, di vivere secondo la sua stessa logica di donazione, come chicchi di grano uniti a lui ed in lui. Così - ha detto Benedetto XVI - si seminano e vanno maturando nei solchi della storia l'unità e la pace, che sono il fine a cui tendiamo, secondo il disegno di Dio. Senza illusioni, senza utopie ideologiche, noi camminiamo per le strade del mondo, portando dentro di noi il corpo del Signore, come la Vergine Maria nel mistero della visitazione".
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