venerdì 15 luglio 2011

Irlanda, una ferita per la Chiesa Cattolica (Tornielli)

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Colpevoli tutti, colpevole nessuno, quindi. Non mi piace. Qui non si tratta di cercare capri espiatori, ma responsabili e qualcuno più degli altri forse responsabile lo è stato. Inoltre, la linea non era condivisa da tutti, per esempio non lo era dal card. Ratzinger, ma su questo si tende a sorvolare.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, concordo!
Il card. Ratzinger non era d'accordo con "gli usi ed i costumi" gia' a partire dal 1988 e lo provano le tre lettere pubblicate dall'Osservatore nel dicembre scorso.
R.

veritas ha detto...

c'è il tentativo di mettere ratzinger sullo stesso piano di wojtyla ma non è possibile e lo provano i fatti.
solo ratzinger prima da cardinale e poi da papa ha capito la gravità di quanto stava accadendo.
non lo provano solo le lettere citate da raffa ma anche la via crucis del 2005.

Anonimo ha detto...

In effetti, pare ci sia il tentativo di assolvere un intero periodo della storia della Chiesa, terminato nell'aprile 2005. Eppure, evidenziare le ombre è importante almeno quanto esaltare le luci e gli errori fanno parte dell'agire umano.
Alessia

Anonimo ha detto...

Padre Ray Blake si domanda se sarà possibile in futuro essere cattolici e irlandesi. La risposta è no, se i preti verranno costretti a tradire il segreto della confessione.
http://marymagdalen.blogspot.com/2011/07/will-it-possible-to-be-irish-and.html
Alessia

Anonimo ha detto...

ALGUNOS BLOGS CATÓLICOS ESTÁN CAYENDO EN LA TRAMPA DE ESTA GENTUZA. ¡NO LES IMPORTAN LAS VÍCTIMAS, TODAS LAS VÍCTIMAS! ¡SÓLO LES IMPORTAN LAS VÍCTIMAS EN RELACIÓN A LA IGLESIA CATÓLICA!
¡YA ESTÁ BIEN CON EL TEMITA DE MARRAS! ESTO SE VENTILA EN ,OS JUZGADOS Y NO EN LOS MEDIOS DE COMUNICACIÓN.