domenica 14 agosto 2011

Gmg: Messa del cardinale Rouco nella Parrocchia della Vergine “de La Paloma” di Madrid

Gmg: Messa del cardinale Rouco nella Parrocchia della Vergine “de La Paloma” di Madrid

Il cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, celebra domani la Santa Messa nella parrocchia della Vergine “de La Paloma” di Madrid, in occasione della solennità patronale dell’Assunta. Le celebrazioni mariane di domani affideranno all’intercessione della Beata Vergine i giovani pellegrini e tutti i volontari della Gmg, affinché vivano l’esperienza come incontro personale con il Cristo Risorto e traggano abbondanti frutti spirituali dal Magistero del Santo Padre e dei vescovi riuniti intorno al Successore di Pietro. Particolarmente venerata dal popolo madrileno sotto il titolo di “Paloma” (colomba), simbolo di purezza e di pace, come indicano le molteplici citazioni bibliche, Maria Santissima viene celebrata nel momento della gloria, l’ascesa al cielo in anima e corpo, il volo più alto della “colomba”. Una festa amatissima dai cristiani di Oriente e di Occidente, che in questa parrocchia madrilena trova uno speciale riferimento devozionale: un’antica tela della “Madonna della Solitudine” con le mani giunte, un lungo rosario al collo, abiti monacali e una preziosa corona intorno al capo. La tela venne rinvenuta nel 1787 accanto all’uscio di casa da Isabel Tintero, una devota madrilena, che la collocò all’ingresso dell’edificio. Davanti al fiorire del culto per la Vergine “de la Soledad de La Paloma” venne costruita una prima cappella, che si rivelò presto insufficiente a contenere il gran numero di fedeli. Si progettò quindi la costruzione di un tempio di maggiori proporzioni, che venne inaugurato dai Reali di Spagna nel 1912. Sull’origine della tela le opinioni divergono: mentre alcuni storici dell’arte la ritengono il ritratto di una monaca vissuta a metà del Cinquecento in un convento di Burgos e morta in fama di santità, altri attribuiscono il dipinto ad Alonso Cano, maestro del barocco spagnolo, o ad uno dei discepoli della sua bottega. (M.V.)

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