BENEDETTO XVI: AI SEMINARISTI, “NON LASCIATEVI INTIMORIRE”
(Madrid, dai nostri inviati)
“Noi dobbiamo esser santi per non creare una contraddizione fra il segno che siamo e la realtà che vogliamo significare”. Rivolto ai seminaristi spagnoli nell’omelia della celebrazione eucaristica nella cattedrale di Santa María la Real de la Almudena, a Madrid, Benedetto XVI ha indicato loro la meta della santità, ricordando che “la santità della Chiesa è prima di tutto la santità oggettiva della persona stessa di Cristo, del suo Vangelo e dei suoi Sacramenti, la santità di quella forza dall’alto che l’anima e la sospinge”. “Già sappiamo – ha detto - che tale compito ci sorpassa e non potremo raggiungerlo pienamente, però, come dice san Paolo, corriamo verso la meta sperando di raggiungerla”. Il Papa ha esortato i giovani seminaristi a vivere gli anni della loro formazione “con gioia profonda, in atteggiamento di docilità, di lucidità e di radicale fedeltà evangelica, come pure in amorevole relazione con il tempo e le persone”. “Nessuno – ha aggiunto – sceglie il contesto, né i destinatari della propria missione. Ogni epoca ha i suoi problemi, ma Dio offre in ogni tempo la grazia opportuna per farsene carico e superarli con amore e realismo. Per questo, in ogni circostanza in cui si trovi, e per quanto dura essa sia, il sacerdote deve portare frutto in ogni ambito di opere buone”.
Configurarsi a Cristo, ha precisato Benedetto XVI, comporta “identificarsi sempre di più con Colui che per noi si è fatto servo, sacerdote e vittima. Configurarsi a Lui è, in realtà, il compito per il quale ogni sacerdote deve spendere per tutta la vita”. Il sacerdote è colui che vuole imitare Cristo “nella sua carità fino all’estremo verso tutti”, ha sottolineato esortando ad affrontare “questa sfida senza complessi, né mediocrità”. “Sostenuti dal suo amore, non lasciatevi intimorire da un ambiente nel quale si pretende di escludere Dio e nel quale il potere, il possedere o il piacere sono spesso i principali criteri sui quali si regge l’esistenza. Può darsi che vi disprezzino, come si suole fare verso coloro che richiamano mete più alte o smascherano gli idoli dinanzi ai quali oggi molti si prostrano”. “Sarà allora – ha concluso – che una vita profondamente radicata in Cristo si rivelerà realmente come una novità, attraendo con forza coloro che veramente cercano Dio, la verità e la giustizia”.
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7 commenti:
Secondo repubblica il Papa avrebbe difeso il clero dagli "indignados". Il caldo dà le allucinazioni.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/08/20/news/papa_confessa-20650426/
Alessia
OT, Raffy!
Lo dicevo io, il card. Bagnasco ha commesso un'ingenuità che il card. Ruini mai si sarebbe concesso. Questo è il risultato che repubblica e altri certamente cavalcheranno. Taccio sulla solita voluta e comoda confusione fra CEI e Vaticano.
http://www.repubblica.it/economia/2011/08/20/news/vaticano_finanziaria-20651611/
Alessia
Ciao Alessia, Repubblica e' alla frutta delle frutte!
La seconda notizia riguarda una petizione per far pagare l'ici alla Chiesa. Qualcuno spieghi a questi signori la differenza fra Cei e Vaticano.
Io comunque ribadisco: via le esenzioni, via l'otto per mille, via qualche agevolazione?
Perfetto!
Chiudiamo tutti i centri caritas e mandiamo gli umili, coloro che trovano nella Chiesa l'ultima difesa, sotto casa di politicanti e giornalisti.
R.
Cara Raffaella, la questione dei "soldi" è l'anima della primissima forma di eresia (Mc 14, 3-9), collegata direttamente alla decisione di sopprimere Gesù (Mc 14, 10-11; paralleli in Mt 26 e Lc 22).
Detto in termini (purtroppo) a noi familiari: "il mondo con i suoi beni è nostro, né esso né noi stessi siamo dono di Dio ! ".
E' il grido dei vignaioli omicidi (Mc 12, 7 e paralleli).
Su Sky Tg 24 intervista a Yago de la Cierva e a padre Lombardi. Pare che responsabili dei disordini non siano gli indignados, ma i laicisti.
Alessia
Bene!!
Allora aspettiamo un comunicato degli indignados che mettono i puntini sulle "i".
R.
Assolutamente d'accordo, Alessia!
Sono piu' che arrabbiata con Bagnasco.
I vescovi evitino dichiarazioni politiche (evitino qualunque dichiarazione fino a lunedi' pomeriggio!) e riflettano mille volte prima di parlare.
Un brutto scivolone.
R.
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