lunedì 19 settembre 2011

Angelo Panebianco in soccorso del San Raffaele. Ma a vuoto (Magister)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

"C’è un punto, in particolare, che preoccupa i critici di Bertone. Se la Santa Sede divenisse proprietaria del San Raffaele, come potrebbe accettare che lì si continuino a praticare e ad insegnare cose contrarie al magistero cattolico, sia in capo biotecnologico, sia in campo filosofico e teologico?"

Ora la Cei si preoccupa del fatto che in un ospedale fondato, gestito e diretto da un PRETE vengano praticate cose contrarie al magistero cattolico?
E in questi anni la Cei che cosa ha detto? Che cosa hanno gli ordinari, card. Martini e card. Tettamanzi? Un benemerito nulla! E ora si preoccupano?

La Cei ha solo paura che il Vaticano acquisisca più potere e denaro di loro, perché i nostri vescovelli si sentono sicuri solo finché hanno gli sghei.
Questi hanno solo paura che il Vaticano prende il controllo del San Raffaele e del Toniolo.

Ps. Non so se vi interessa, ma lo scisma in Austria continua, mentre un prete polacco, che, da polacco, predica la dottrina cattolica, viene cacciato, i preti dell´inziativa di disobbedienza non ricevono neppure una lettera di richiamo, lasciano interviste, e il vescovo, che ha cacciato il prete polacco, si rifiuta di commentare. Sarebbe bello se ogni tanto in Vaticano smettessero con i discorsi ed iniziassero ad agire... I fedeli cattolici in Austria non sanno più dove sbattere la testa.
Jacu

gemma ha detto...

don Verzè, il prete in questione del San Raffaele, era da tempo ridotto allo stato laicale

Anonimo ha detto...

No, sospeso a divinis.
Alessia

raffaele ibba ha detto...

La Cei nulla ci entrava con il san Raffaele. Era una iniziativa privata di un "prete ex prete" dotato di agganci politici ed entrature a vari livelli, ma che non ha mai voluto rappresentare qualcosa di "precisamente" cattolico.
Cacciari non è cattolico. Forse neppure don Verzé, comincio a pensare.
Ma la Cei in questa partita nulla c'entra.
Quanto a Bertone ....

ciao
r