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4 commenti:
"C’è un punto, in particolare, che preoccupa i critici di Bertone. Se la Santa Sede divenisse proprietaria del San Raffaele, come potrebbe accettare che lì si continuino a praticare e ad insegnare cose contrarie al magistero cattolico, sia in capo biotecnologico, sia in campo filosofico e teologico?"
Ora la Cei si preoccupa del fatto che in un ospedale fondato, gestito e diretto da un PRETE vengano praticate cose contrarie al magistero cattolico?
E in questi anni la Cei che cosa ha detto? Che cosa hanno gli ordinari, card. Martini e card. Tettamanzi? Un benemerito nulla! E ora si preoccupano?
La Cei ha solo paura che il Vaticano acquisisca più potere e denaro di loro, perché i nostri vescovelli si sentono sicuri solo finché hanno gli sghei.
Questi hanno solo paura che il Vaticano prende il controllo del San Raffaele e del Toniolo.
Ps. Non so se vi interessa, ma lo scisma in Austria continua, mentre un prete polacco, che, da polacco, predica la dottrina cattolica, viene cacciato, i preti dell´inziativa di disobbedienza non ricevono neppure una lettera di richiamo, lasciano interviste, e il vescovo, che ha cacciato il prete polacco, si rifiuta di commentare. Sarebbe bello se ogni tanto in Vaticano smettessero con i discorsi ed iniziassero ad agire... I fedeli cattolici in Austria non sanno più dove sbattere la testa.
Jacu
don Verzè, il prete in questione del San Raffaele, era da tempo ridotto allo stato laicale
No, sospeso a divinis.
Alessia
La Cei nulla ci entrava con il san Raffaele. Era una iniziativa privata di un "prete ex prete" dotato di agganci politici ed entrature a vari livelli, ma che non ha mai voluto rappresentare qualcosa di "precisamente" cattolico.
Cacciari non è cattolico. Forse neppure don Verzé, comincio a pensare.
Ma la Cei in questa partita nulla c'entra.
Quanto a Bertone ....
ciao
r
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