PAPA: RINGRAZIA AREONAUTICA, POLIZIA DI STATO E GENDARMERIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 set.
"Se tutto si e' svolto nella tranquillita' e nella serenita', lo si deve senza dubbio anche alla vostra presenza e al vostro qualificato servizio".
Benedetto XVI ha voluto esprimere cosi' il suo ringraziamento ai funzionari e agli agenti delle diverse Forze dell'Ordine italiane che hanno vegliato sul suo soggiorno estivo a Castelgandolfo, ricevuti oggi insieme agli ufficiali ed avieri del 31esimo Stormo dell'Aeronautica Militare che lo hanno accompagnato in elicottero nei vari spostamenti (e che sabato lo riporteranno definitivamente in Vaticano) ed ai dirigenti e operatori dell'amministrazione comunale della cittadina laziale.
"Desidero esprimere profonda riconoscenza - ha spiegato - a ciascuno di voi, che avete reso possibile la mia serena permanenza". Un grazie che il Papa ha poi esteso ai diversi servizi vaticani impegnati allo stesso scopo: "il Corpo della Gendarmeria - che proprio oggi celebra la propria festa - la Floreria, i Servizi tecnici, i Servizi sanitari, come pure la Guardia Svizzera Pontificia".
In tanti, hanno offerto con "sollecitudine" una "generosa opera" per garantire, ha detto, "la necessaria assistenza a me e ai miei collaboratori, come anche agli ospiti e ai pellegrini che vengono a farmi visita".
Salutando poi il parroco salesiano e la comunita' parrocchiale di Castelgandolfo, insieme alle comunita' religiose e laicali, maschili e femminili, presenti nel territorio", il Papa tedesco ha assicurato che "in questi mesi ho sentito la loro vicinanza spirituale e le
ringrazio di cuore, augurando a tutti di corrispondere con rinnovata generosita' alla chiamata di Dio, spendendo le proprie energie a servizio del Vangelo".
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VATICANO: LAJOLO, NON MANCANO PERICOLI PER INCOLUMITA' PAPA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 set.
"Non mancano e non sono mai mancati i pericoli per l'incolunita' del Papa".
Nel discorso ufficiale tenuto questo pomeriggio alla Festa della Gendarmeria, il cardinale Giovanni Lajolo, presidente uscente del Governatorato Vaticano, ha spiegato cosi' alle autorita' presenti (tra gli altri Frattini, Letta, Alfano e Rutelli) la dotazione di mezzi antisabotaggio e antiterrorismo che rendono la Gendarmeria un corpo militare moderno e efficente.
"Il Signore lo conservi e non lo lasci mai cadere nelle mani dei nemici", ha invocato il porporato sottolineando pero' che tocca proprio ai Gendarmi - e alla Guardia Svizzera per i luoghi di sua competenza - sventare qualunque pericolo per lo Stato Sovrano della Citta' del Vaticano".
Il cardinale Lajolo - che tra i presenti ha voluto salutare in particolare i proincipi Carlo e Camilla di Borbone - si e' poi associato al ricordo dei caduti che aveva fatto il comandante Giani, precisando tra l'altro che i militari periti furono in tutto 54 e precisamente 19 vaticani, tra i giannizzeri e quelli dei diversi corpi, e 35 italiani, tutti bersaglieri. E ringraziando il principe Ruspoli per il dono della bandiera di Porta Pia, ha ricordato che Pio IX subito dopo il 20 settembre concesse ai suoi antenati di prestare il loro servizio per il nascente Stato Italiano.
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VATICANO: G. LETTA, ALFANO, CASINI E FRATTINI A FESTA GENDARMERIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 set.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e "gentiluomo" della Famiglia Pontificia Gianni Letta, e il ministro degli esteri Franco Frattini sono stati accolti questo pomeriggio dal comandante Domenico Giani alla Festa della Gendarmeria, che come ogni anno richiama personalita' del Vaticano e dello Stato italiano nel piazzale del Governatorato, dove si tiene una vera e propria parata militare, con uomini e mezzi proporzionati alle dimensioni della Citta' del Vaticano. La Festa quest'anno ha un valore speciale per la coincidenza con i 150 anni dell'Unita' d'Italia, un evento che vide soccombere i predecessori degli attuali corpi militari vaticani ma che la Chiesa Cattolica oggi considera positivamente (tanto da promuoverne la celebrazione con la messa solenne presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, lo scorso 17 marzo, quando fu letto un importante messaggio di Benedetto XVI).
A ricambiare la cortesia, sono presenti oggi alla Festa della Gendarmeria anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno e diversi leader politici: il segretario del Pdl Angelino Alfano, il presidente dell'Udc Pierferdinando Casini e il presidente dell'Api Francesco Rutelli. Tra le autorita' italiane anche l'ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Maria Greco e il prefetto Salvatore Festa in rappresentanza del ministro degli Interni Roberto Maroni.
A rappresentare il Papa e' invece il segretario di Stato Tarcisio Bertone che - accanto al vescovo eletto Giuseppe Sciacca, segretario generale del Governatorato - ha passato in rassegna il reparto interforze schierato in suo onore, che comprendeeva con gli uomini della Gendarmeria, un plotone dei quali in divisa storica, anche quelli della Protezione Civile Vaticana (inquadrati nel Corpo dei Vigili del Fuoco) e una rappresentanza dell'Esercito Italiano "a testimonianza del legame profondo tra i due Stati)".
Durante la cerimonia, il Principe Sforza Ruspoli ha consegnato a un ufficiale della Gendameria - in memoria dei caduti delle truppe pontificie del 1870 e a speciale ricordo della famiglia Ruspoli - la bandiera della Fortezza di Porta Pia che il 20 settembre fu crivellata dai colpi dei bersaglieri e che la sua famiglia ha custodito ininterrottamente dal 1870. La bandiera verra' ora esposta all'interno del Museo Storico, nell'Appartamento Nobile del Palazzo Apostolico Lateranense.
"Il drappello del Reggimento dei Lancieri di Montebello, in rappresentanza delle Forze Armate italiane ha ricordato la valenza speciale che assume quest'anno la Festa di San Michele Arcangelo, patrono del Corpo della Gendarmeria", ha detto il comandante Giani in un breve discorso, rendendo poi omaggio sia ai militari dello Stato Pontificio caduti nella Presa di Porta Pia sia ai patrioti che hanno sacrificato se stessi per l'unita' d'Italia, un ricordo che il comandante Giani ha poi esteso a tutti i militari caduti in tutte le guerra e ai soldati italiani che hanno sacrificato la loro vita nelle missioni di pace all'estero. Un cavallo senza cavaliere - sfilato con i reparti antiterrorismo e antisabotaggio della Gendarmeria - ha simboleggiato il loro sacrificio.
Per la prima volta ad una parata della Gendarmeria hanno sfilato anche due donne, soldatesse dei Lancieri di Montebello. A rappresentare il gentil sesso anche il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. Presente anche l'ex commissario della Croce Rossa Maria Pia Garavaglia. Molti altri i politici di area centrista e cattolica, come il segretario dell'Udc, Cesa.
Alla cerimonia hanno partecipato anche autorita' accademiche come il rettore della Lumsa, professor Giuseppe Dalla Torre, che e' anche presidente del Tribunale Vaticano, e il prfoessor Giovanni Maria Vian, ordinario di storia del cristianesimo alla Sapienza e direttore dell'Osservatore Romano.
Tra le autorita' ecclesiastiche i cardinali Giovanni Lajolo, presidente uscente del Governatorato, Angelo Comastri, vicario del Papa per la Citta' del Vaticano, e diversi capi dicastero e prefetti emeriti. Sono presenti anche il nunzio in Italia e prossimo presidente del Governatorato, monsignor Giuseppe Bertello, il sostituto della segreteria di Stato, arcivescovo Giovanni Angelo Becciu e il segretario particolare del Papa, monsignor Georg Gaeswein.
"Il Corpo della Gendarmeria - ricorda una nota vaticana - vigila, in coordinamento con la Guardia Svizzera Pontificia, sulla sicurezza del Sommo Pontefice. Inoltre, ad esso sono demandate sul territorio dello Stato le funzioni di polizia giudiziaria, controllo del territorio e ordine pubblico, con un servizio
costante che copre le 24 ore, tutti i giorni dell’anno, ora confortato anche da avanzate tecnologie nel campo della sicurezza".
Nel 2008, sottolinea infine la Sala Stampa della Santa Sede, "lo Stato della Citta' del Vaticano ha aderito all'Interpol, l'organizzazione internazionale di Polizia Criminale.
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