CONGRESSO EUCARISTICO: LA CHIESA SPINGE PER UN RINNOVAMENTO MORALE DELLA POLITICA
(AGI) - Ancona, 4 set.
(dall'inviato Salvatore Izzo)
In Italia, "la vita sociale e politica oggi ha bisogno piu' che mai di un colpo d'ala, che porti ad un reale rinnovamento nell'onesta', nella rettitudine morale, nella giustizia e nella solidarieta'".
Nell'omelia della messa d'apertura del Congresso Eucaristico Nazionale, celebrata nell'area Fincantieri del Porto di Ancona gremiata da migliaia di fedeli, il legato pontificio, cardinale Giovanni Battista Re ha motivato cosi' l'urgenza di un rinnovato impegno dei cattolici italiani, che il mega raduno di questi giorni vuole favorire.
"Questo luogo emblematico del lavoro di Ancona, a specchio sull'azzurro mare Adriatico, diventa oggi un cenacolo aperto nel cuore della citta', avendo come orizzonte l'intera Italia", ha affermato il porporato ricordando che "per la societa' di oggi,segnata da tanto egoismo, da speculazioni sfrenate, da tensioni e contrasti, da violenze, l'Eucaristia e' richiamo all'apertura verso gli altri,al saper amare, al saper perdonare; e' invito alla solidarieta' e all'impegno per i poveri, per i sofferenti,per i piccoli, per gli emarginati". Secondo il cardinale Re, che ha concelebrato con il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, l'arcivescovo di Ancona, monsignor Edoardo Menichelli, e una trentina di vescovi italiani, nel nostro Paese "c'e' grande bisogno di una nuova edificazione della famiglia e della societa' sulla roccia della fede in Dio", mentre il Congresso Eucaristico "e' occasione per trovare in Cristo la forza che cambia la vita e la societa'". E se Benedetto XVI in collegamento televisivo con l'area Fincantieri ha voluto ricordare che "l'amore fraterno comporta anche un senso di responsabilita' reciproca", rivolgendo il suo "saluto cordiale" ai cattolici radunati a Ancona per riflettere sull'Eucaristia, "sorgente di vita e di speranza per ogni uomo e per il mondo intero", nel pomeriggio il cardinale Bagnasco ha indicato quelli che possono essere i criteri di un rinnovamento della politica in senso cristiano, lasciando per alcune ore il capoluogo marchigiano alla volta dei Castelli Romani per una lectio magistralis alla Fondazione Magna Charta, dove alla vigilia del Conclave che lo avrebbe eletto Papa intervenne il primo aprile 2005 anche l'allora cardinale Joseph Ratzinger. "Se la politica non rispetta 'l'anima della Nazione' fatta di gente e di terra, di storia e di cultura, tradisce il popolo in cio' che ha di piu' profondo e caro, derubandolo di cio' in cui crede, che gli appartiene, che gli e' stato tramandato come un patrimonio, che costituisce la forza unificante di una comunita': un patrimonio ideale che consente di sentirsi famiglia", ha ammonito il presidente della Cei davanti a una platea costituita in larga parte da di cattolici militanti nel Pdl. "Missione della politica non e' passiva registrazione di cio' che accade nella societa' al fine di ratificare; certamente deve anche essere attenta verso i mutamenti sociali e culturali, ma non in modo supino e acritico", ha riaffermato ricordando che "la politica ha anche una funzione di guida, non solo di presa d'atto e di organizzazione dei fenomeni: il suo compito, dunque, richiede un giudizio di merito". Sempre piu' spesso, invece, "la liberta' viene concepita come assenza di vincoli", e in questa ottica "la legge o le norme morali vengono ritenute come attentati alla soggettivita'".
"Nulla puo' essere al di sopra della propria autodeterminazione concepita come valore supremo e criterio etico", ha osservato il cardinale Bagnasco nel suo intervento descrivendo "un clima di individualismo solitario e di nichilismo valoriale", nel quale "il dinamismo etico, tanto universale quanto ovvio, fatica ad essere riconosciuto. La conseguenza pratica, sul piano morale, e' il cinismo comportamentale: scelgo cio' che mi conviene, cio' che mi appare utile, o che sembra placare i miei impulsi, fosse anche la morte mia o degli altri". Anche in politica, al giorno d'oggi troppo spesso e' cosi', ma la Chiesa deve essere coscienza critica di una societa' che rischia di diventare "dei forti e dei furbi, cioe' disumana". Ad Ancona, intanto, migliaia di ragazzi hanno partecipato questo pomeriggio nelle tre piazze piu' importanti (piazza Roma, piazza Pertini e piazza Cavour) ad una serie di attivita' ludico-formative con tema biblico, promosse nell'ambito del Congresso Eucaristico: due ore di animazione prima del "mandato missionario" consegnato ai giovani congressisti dall'arcivescovo, monsignor Edoardo Menichelli. Nella chiesa del Santissimo Sacramento una celebrazione presieduta dal vescovo di Avezzano, monsignor Pietro Santoro, ha segnato l'avvio dell'Adorazione eucaristica perpetua. In serata, infine, nell'area portuale, la processione delle imbarcazioni, conclusa dai fuochi d'artificio, seguita dal concerto del pianista Giovanni Allevi, presentato da Lorena Bianchetti.
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