Definito il programma della visita del Papa
L'incontro con la cittadinanza nel corso di un'udienza generale davanti alle mura della certosa
Francesca Onda
SERRA SAN BRUNO
Mancano 36 giorni alla visita del Papa nella cittadina di San Bruno. La macchina organizzativa è in pieno movimento e nella cittadina della certosa cresce l'attesa per questo evento. Il 9 ottobre deve essere una grande festa e nulla, soprattutto in termini logistici e di sicurezza, può essere sottovalutato.
Ieri, un sopralluogo è stato effettuato da parte delle autorità vaticane e dai rappresentanti diplomatici dello Stato italiano. L'incontro è avvenuto in certosa col padre priore, il francese dom Jacques Dupont, e in città col sindaco e le autorità civili locali.
L'elicottero è atterrato al campo sportivo comunale "La Quercia" intorno alle 10, proveniente dall'aeroporto di Lamezia Terme e, ad attendere gli ospiti con le auto d'ordinanza, si trovavano già sul posto il sindaco Bruno Rosi con una delegazione del Comune, il consigliere regionale Nazzareno Salerno e il capitano dei carabinieri Michele Monti.
A giungere nella cittadina per preparare l'arrivo di Benedetto XVI, una folta rappresentanza di diplomatici, tra cui padre Leonardo Sapienza della Prefettura Pontificia; Domenico Giani e Davide Giulietti, rispettivamente comandante e capo del corpo della Gendarmeria vaticana. Insieme con loro c'erano anche Eugenio Ficorilli, capo del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio e Santo Tamburrano, funzionario della presidenza del Consiglio; al seguito anche due eminenti cardinali, provenienti Città del Vaticano.
La visita alla certosa si è svolta nella massima riservatezza all'interno degli appartamenti del priore nei quali sono stati ammessi soltanto i rappresentanti del Vaticano e quelli dello Stato italiano. Massimo riserbo viene mantenuto sui contenuti del colloquio. Secondo indiscrezioni, il programma della visita sarebbe stato definito nei particolari, comprese le soste e gli incontri che il Pontefice avrà con i certosini, con le autorità locali e con la stessa cittadinanza la quale sarà ammessa a un'udienza generale, probabilmente davanti le mura della stessa certosa.
Si è parlato anche delle misure di sicurezza da approntare durante gli spostamenti di Benedetto XVI sulla papamobile che percorrerà il tragitto piazza Mercato (dove atterrerà l'elicottero) e la certosa. La lunghezza del percorso è di circa un chilometro e mezzo. Tale percorso dovrà essere transennato per tutta la sua lunghezza e messo in sicurezza tramite una sorveglianza a vista da parte delle forze dell'ordine, che saranno dislocate, probabilmente in doppia fila, dal luogo dell'atterraggio dell'elicottero fino alla certosa. Il sindaco Bruno Rosi e il capitano Monti hanno anche ispezionato la pista asfaltata dell'area di piazza Mercato, confermando l'assenza di qualsiasi problema.
È stata definita anche la parte religiosa della visita di Benedetto XVI alla certosa e, soprattutto, l'incontro che Sommo Pontefice avrà con i monaci. Detto incontro avverrà all'interno della chiesa conventuale dove il priore, dom Jaques Dupont, pronuncerà il suo discorso al quale farà seguito, subito dopo, quello del Papa che sarà rivolto non solo ai monaci della certosa di Serra San Bruno, ma anche ai certosini di tutto il mondo, fedeli servi dell'ideale di San Bruno.
© Copyright Gazzetta del sud, 3 settembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Ringrazio l'autrice di questo blog che consente a noi Serresi che viviamo purtroppo lontani dalla Calabria di essere informati sulla visita del Santo Padre all'antica Certosa di Serra San Bruno. Un'unico rammarico: l'aver riscontrato durante le vacanze estive a Serra San Bruno una tiepida e direi scarsa preparazione a livello spirituale dei cittadini sia a livello parrocchiale che da parte delle autorità comunali. Sono sicurissimo tuttavia che Benedetto XVI conquisterà tanti fedeli di quel territorio montano, fedeli che non hanno ancora incarnato e capito la ricchezza della presenza di un monastero certosino dedito unicamente alla lode di Dio e alla preghiera per tutti noi. Questa visita possa risvegliare la fede di quella mia gente, la passione, la cura e il rispetto per i tesori ambientali naturalistici che circondano la Certosa. Convinca le autorità civili locali a non antropizzare selvaggiamente i luoghi solitari dei certosini, purtroppo invasi specialmente nel periodo estivo da venditori di ogni genere di mercanzia, da teppistelli che scorazzano con le loro auto davanti alla Certosa in un vai e vieni continuo disturbado i pellegrini e visitatori in cerca di un pò di pace interiore sulle orme di San Bruno tra i boschi serresi. Già quando venne a Serra il beato Giovanni Paolo II ci disse che era necessario preservare dal chiasso del mondo la Certosa e i luoghi nei quali visse San Bruno e preservare la bellezza e vastità dei boschi di abete bianco, bellezza decantata dallo stesso San Bruno in una sua lettera ai certosini della Grande Chartreuse in Francia. Cosa si è fatto fino ad oggi? Hanno realizzato un enorme posteggio per auto e bus, inutile e devastando parte del bosco vicino alla Certosa. La foto che precede questo articolo di Onda riguarda la Certosa di Lucca in Toscana. Se si vuole vedere la Certosa di Serra San Bruno si può visitare il sito dei certosini, vi si trovano fotografie davvero belle.
Grazie Santo Padre per la sua visita.
Posta un commento