lunedì 26 settembre 2011

I laici e in non credenti dovrebbero santificare Papa Ratzinger che si è spinto laddove nessun altro Papa ave­va mai osato (Veneziani)

Su segnalazione di Massimo leggiamo:

Se il Papa mette in dubbio la Chiesa

di Marcello Veneziani

I laici e i non credenti dovrebbero santificare Papa Ratzinger che si è spinto laddove nessun altro Papa ave­va mai osato. Ieri nella sua Germania ha detto che sono più vicini a Dio i non credenti inquieti che i cristiani di routine e d'apparato

I laici e in non credenti dovrebbero santificare Papa Ratzinger che si è spinto laddove nessun altro Papa ave­va mai osato. Ieri nella sua Germania ha detto che sono più vicini a Dio i non credenti inquieti che i cristiani di routine e d'apparato.
È una rivoluzio­ne anticlericale, compiuta da un cu­stode e alfiere della Tradizione. Prefe­rire le menti libere e tormentate ai de­voti passivi e succubi dell’istituzione significa sconfessare millenni di cat­tolicesimo e mettere in dubbio il ruo­lo della Chiesa. Certo, l’intenzione del Papa è inversa, vuol avvicinare i non credenti. Ma le sue parole signifi­cano che predilige le intelligenze af­flitte dai dubbi al popolo dei semplici devoti, per fede ereditata; qui si tradi­sce l’intellettuale rispetto al pastore.
Significa preferire la ricerca al mira­colo, la sfida del pensiero all’ubbi­dienza. Tra la Verità e la Chiesa, Rat­zinger sceglie la verità: il filosofo pre­vale sul Papa. Qui c’è la sua grandez­za intellettuale ma anche il conflitto con la Chiesa. Nel mio piccolo la pen­so come lui, ma lui forse non dovreb­be pensarla così... Da tempo Ratzinger si tormenta sulla soglia, solleva il velo sui preti pedofili, si confronta con islamici e ortodossi, varca la chiesa di Lutero, si spinge in partibus infidelium, con amore di Cristo ma nella verità. Ca­pisce che non è più tempo di arroc­carsi a difendere la fede residua, ca­pisce che deve affacciarsi sull’abis­so, scrutare nel nulla. Per fortuna i suoi messaggi che spiazzano non vengono intesi né dai devoti inge­nui né dagli intellettuali come Eco...

© Copyright Il Giornale, 26 settembre 2011 consultabile online anche qui.

7 commenti:

Fra David ha detto...

Normalmente le analisi di veneziani mi convincono ma questa volta non mi convincono affatto.
Sia le premesse che le conclusioni portano il lettore completamente fuori strada..
Per scrivere un articolo non basta estrapolare una frase dal contesto..evidentemente l'affaire ratisbona non è bastato ..

Anonimo ha detto...

Non è la prima volta che Veneziani va e porta fuori strada. L'ultimo precedente risale alla scorsa settimana.
Alessia

Fabiola ha detto...

Proprio così. C'è ben altro nel cuore dell'uomo e del Papa, che segue e annuncia Cristo perché Cristo è la verità fatta carne.

Anonimo ha detto...

Che un cercatore di Dio sia più "vicino" a Dio stesso di un fedele tiepido, non è Benedetto XV<i a dirlo per primo; i grandi maestri di Spiritualità han sempre definito spregevole agli occhi di Dio una fede tiepida. Lo stesso Spirito Santo nella Sacra Scrittura lo dice.......

Anonimo ha detto...

Forse c'era bisogno di qualcuno che lo ripetesse, anonimo.
Alessia

Anonimo ha detto...

nel mio commento delle 15,15 è stata cancellata la frase iniziale che criticava l'interpretazione fatta da Veneziani delle parole del papa. Tolta la frase iniziale il mio commento sembra una critica al papa. e non è così. forse quindi , anzichè eliminare una mia frase, era necessario eliminare tutto il mio commento, perchè così com'è dice l'esatto contrario di ciò che dicevo.

Raffaella ha detto...

I toni erano esagerati...
R.