PAPA:AFFIDO L'ITALIA A MARIA, LA PROTEGGA IN MOMENTI DIFFICILI
Salvatore Izzo
(AGI) - Ancona, 11 set.
Diciassette anni dopo la grande Preghiera dell'Italia che in tempi ugualmente complessi riuni' a Loreto Giovanni Paolo II con tutti i vescovi italiani, al termine della messa celebrata oggi a Ancona, Benedetto XVI ha invitato il Paese intero a volgersi "con la mente ed il cuore, verso il Santuario della Santa Casa di Loreto, dal quale ci separano solo pochi chilometri". "La terra marchigiana - ha detto agli oltre 100 mila fedeli presenti nell'area Fincantieri del Porto Antico - e' tutta illuminata dalla spirituale presenza di Maria nel suo storico Santuario, che rende ancora piu' belle e piu' dolci queste colline. A Lei - ha scandito - affido in questo momento la citta' di Ancona, la Diocesi, le Marche e l'Italia intera, affinche' nel popolo italiano sia sempre viva la fede nel Mistero eucaristico, che in ogni citta' e in ogni paese, dalle Alpi alla Sicilia, rende presente Cristo Risorto, sorgente di speranza e di conforto per la vita quotidiana, specie nei momenti difficili".
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PAPA: FRECCE TRICOLORI SFRECCIANO ALLA FINE DELLA MESSA
Salvatore Izzo
(AGI) - Ancona, 11 set.
Con perfetta sincronia, la formazione delle Frecce Tricolore e' sfrecciata su Ancona appena il Papa ha terminato la benedizione della messa. Gli apparecchi hanno effettuato - come previsto - due passaggi colorando in cielo la bandiera italiana.
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PAPA: A PRANZO CON CASSINTEGRATI, DISOCCUPATI E EX DETENUTI
Salvatore Izzo
(AGI) - Ancona, 11 set.
Benedetto XVI e' a pranzo - al centro Pastorale di Colle Ameno che si trova alla periferia di Ancona, vicino all'ospedale Torrette - con alcuni rappresentanti delle categorie piu' deboli della zona anconetana. Con il Papa, intorno alla mensa, nel centro pastorale di Colle Ameno, siedono tre cassintegrati della Merloni, quattro lavoratori precari, otto cassintegrati della Fincantieri e cinque ospiti della Caritas, due dei quali sono ex detenuti in regime di liberta' vigilata.
"La Chiesa - ha sottolineato l'arcivescovo di Ancona, monsignor Edoardo Menichelli commentando questo gesto altamente simbolico - e' accanto a quanti hanno perso il lavoro, a quanti vivono un disagio umano e rischiano di perdere l'identita' sociale".
Secondo il presule che lo ha organizzato, "e' importante, a questo proposito, l'abbinamento dei senza lavoro che partecipano al pranzo del Papa con dei poveri assistiti dalla Caritas, dalle associazioni caritative e dalle suore che qui vengono chiamate 'di padre Guido', in memoria del frate minore francescano che avvio' quella mensa".
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