giovedì 22 settembre 2011

Il Papa al Bundestag. Forte monito su etica e democrazia (Izzo)

RIEPILOGO: PAPA AL BUNDESTAG FORTE MONITO SU ETICA E DEMOCRAZIA

(AGI) - Berlino, 22 set.

(dall'inviato Salvatore Izzo)

C'e' una distanza siderale tra l'eroismo dei martiri della resistenza al nazismo, capaci di offrire la propria vita perche' non fossero calpestati i deboli, e la politica di chi cerca invece il proprio tornaconto piegandosi "alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia".
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo a Berlino, nella storica visita al Bundestag, il parlamento tedesco dove per la prima volta ha preso la parola un Papa. E lo ha fatto per affermare che quale "criterio ultimo e motivazione per il suo lavoro", un politico non puo' avere "il successo e tanto meno il profitto materiale", citando anche il monito di Sant'Agostino: "togli il diritto, e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?". "La politica - ha scandito - deve essere un impegno per la giustizia e creare cosi' le condizioni di fondo per la pace". Un tema evocato in mattinata anche nel messaggio al presidente Napolitano, auspicando "un forte rinnovamento etico" per il nostro Paese e che, nel briefing del pomeriggio al press center, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, aveva commentato confermando che il richiamo del Papa riguarda molti aspetti delal situazione italiana, compreso il comportamento personale dei politici.
Inaspettatamente per i tanti che avevano soffiato in questi giorni sulle contestazioni (ma la manifestazione anti-papa piu' annunciata della storia e' stata un flop, perche' i manifestanti erano poche centinaia, mentre i posti vuoti nell'avveniristica aula parlamentare appena 40) il discorso del Pontefice teologo ha reso omaggio ai Verdi: "persone giovani - ha detto strappando un lungo applauso a tutti i gruppi politici presenti - si erano rese conto che nei nostri rapporti con la natura c'e' qualcosa che non va; che la materia non e' soltanto un materiale per il nostro fare, ma che la terra stessa porta in se' la propria dignita' e noi dobbiamo seguire le sue indicazioni". Per Ratzinger, anche se in questo movimento "si intravede troppa irrazionalita'", di fatto "la comparsa del movimento ecologico nella politica tedesca a partire dagli anni Settanta, pur non avendo forse spalancato finestre e' stata e rimane un grido che anela all'aria fresca, un grido che non si puo' ignorare ne' accantonare".
"Lo sguardo all'ampia circonferenza dello stadio olimpico che voi riempite oggi in cosi' gran numero, suscita in me grande gioia e fiducia", ha concluso infine salutando in serata gli 80mila fedeli presenti alla messa. In "un tempo di inquietudine e di qualunquismo - sono state le sue parole - vogliamo gridare come i discepoli di Emmaus, 'Signore, resta con noi, perche' si fa sera'. Si' e' buio intorno a noi", ma "il Signore risorto ci offre un rifugio, un luogo di luce, di speranza e fiducia, di pace e sicurezza".

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