domenica 25 settembre 2011

Il Papa: gli agnostici e le persone che soffrono per i nostri peccati sono più vicino a Dio dei fedeli di facciata. Non dobbiamo avere paura in mezzo a tutte le nostre preoccupazioni (Izzo)

PAPA: AGNOSTICI E FEDELI IN FUGA MEGLIO DEI CRISTIANI DI FACCIATA

Salvatore Izzo

(AGI) - Friburgo, 25 set.

"Gli agnostici, che a motivo della questione su Dio non trovano pace e le persone che - colpite come vittime o semplicemente scandalizzate da casi come quello della pedofilia - soffrono a causa dei peccati commessi da uomini di Chiesa e hanno desiderio di un cuore puro, sono piu' vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli 'di routine', che nella Chiesa vedono ormai soltanto l'apparato, senza che il loro cuore sia toccato dalla fede".
Lo ha detto il Papa nell'omelia pronunciata a Friburgo, davanti a 100 mila fedeli.
Commentando la parabola dei figli inviati dal Padre a lavorare nella sua vigna, Benedetto XVI ha invitato i cattolici tedeschi a riflettere su questo messaggio che, ha detto, "deve scuotere tutti noi".
"Questo pero' - ha chiarito - non significa affatto che tutti coloro che vivono nella Chiesa e lavorano per essa siano da valutare come lontani da Gesu' e dal Regno di Dio.
Assolutamente no! No, piuttosto e' questo il momento per dire una parola di profonda gratitudine ai tanti collaboratori impiegati e volontari, senza i quali la vita nelle parrocchie e nell'intera Chiesa sarebbe impensabile".
Ieri sera nella veglia con 40 mila giovani riuniti alla Fiera di Friburgo per una sorta di Gmg locale, aveva spiegato che "il maggior danno per la Chiesa non viene dai suoi avversari, ma dai cristiani tiepidi".

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PAPA: ANCHE SE SITUAZIONI PREOCCUPANO CRISTIANI NON HANNO PAURA

Salvatore Izzo

(AGI) - Friburgo, 25 set.

"Non dobbiamo avere paura in mezzo a tutte le nostre preoccupazioni" perche' "Dio e' buono". Benedetto XVI ha voluto ricordarlo a conclusione della grande messa celebrata sulla spianata dell'aeroporto turistico di Friburgo davanti a 100 mila fedeli arrivati da tutta la Germania e ai vescovi delle 27 diocesi tedeschi.
Per il Papa teologo, si applica anche agli uomini e alle donne del nostro tempo l'esortazione dell'Angelo alla Vergine: "non temere, Maria, perche' hai trovato grazia presso Dio". e, sottolineando che da questo incoraggiamento Maria ha tratto la forza per "dire il suo grande 'si'' di "adesione fiduciosa al piano di Dio e alla nostra salvezza". "Maria - ha spiegato - dice questo 'si'' a tutti noi, che sotto la croce le siamo affidati come figli e non revoca mai questa promessa".
"Per questo - ha concluso Joseph Ratzinger che in serata ripartira' da Friburgo per far rientro a Castelgandolfo - Ella deve essere chiamata felice, anzi, beata perche' ha creduto nel compimento di cio' che le era stato detto dal Signore e noi recitando ora l'Angelus, possiamo unirci al 'si'' di Maria e aderire fiduciosamente alla bellezza del piano di Dio e della provvidenza che Egli, nella sua grazia, ha riservato per noi".
Ed ogni cattolico oggi deve sentirsi "sostenuto dalla comunita' dei tanti fedeli che in quest'ora pregano l'Angelus con noi, in tutto il mondo, attraverso la televisione e la radio".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, Raffy. Buona domenica a te e a tutti gli amici. Sono fra l'incanvolata e la perplessa con Antonio Socci che su Libero si permette di riportare certe "voci" delle "stanze" vaticane. Nulla di meglio da scrivere per cui si dato al vatican gossip? Ne parla Tornielli qui:
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/news/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-dimissioni-resignation-renuncia-8389/
Alessia