lunedì 12 settembre 2011

Il Papa: Gli eventi drammatici di questi ultimi dieci anni dimostrano che ''la pace e' un mandato permanente a noi affidato e contemporaneamente un dono da invocare''

PAPA: RELIGIONE CREA VIOLENZA E DIVISIONI QUANDO MANCA INCONTRO CON DIO

(ASCA) - Roma, 12 set

Gli eventi drammatici di questi ultimi dieci anni dimostrano che ''la pace e' un mandato permanente a noi affidato e contemporaneamente un dono da invocare''.
Con queste parole papa Benedetto XVI si e' rivolto ai leader delle religioni mondiali in un messaggio inviato all'arcivescovo di Monaco di Baviera, card. Reinhard Marx, in occasione dell'incontro interreligioso per la pace promosso dalla Comunita' di Sant'Egidio, dal titolo ''Bound to live together. Religioni e culture in dialogo''.
''Terribili atti di violenza e terrorismo - scrive il papa - hanno ripetutamente soffocato la speranza della convivenza pacifica della famiglia umana agli albori del terzo millennio, vecchi conflitti covano sotto la cenere o scoppiano nuovamente, e ad essi si aggiungono nuovi scontri e nuovi problemi. Tutto cio' ci mostra chiaramente che la pace e' un mandato permanente a noi affidato e contemporaneamente un dono da invocare''.
Nel messaggio il papa ricorda come l'incontro per la pace di Monaco si svolge quest'anno alla vigilia del suo viaggio in Germania e in preparazione alla cerimonia per la memoria del venticinquesimo anniversario della preghiera mondiale per la pace di Assisi, che avra' luogo ad ottobre.
''Il vivere insieme - sottolinea il pontefice - puo' trasformarsi in un vivere gli uni contro gli altri, puo' diventare un inferno, se non impariamo ad accoglierci gli uni gli altri, se ognuno non vuole essere altro che se stesso. Ma aprirsi agli altri, offrirsi agli altri puo' essere anche un dono''. ''Dio - scrive Benedetto XVI - desidera che noi formiamo un'unica famiglia'' e la religione puo' e deve svolgere un ruolo decisivo ed ''essenziale con la questione della pace''.
Ed aggiunge: ''Se la religione fallisce l'incontro con Dio, se abbassa Dio a se', invece di elevare noi verso di lui, se ne fa in un certo senso una nostra proprieta', allora in tal modo puo' contribuire alla dissoluzione della pace. Se essa invece conduce al divino, al creatore e redentore di tutti gli uomini, allora diventa una forza di pace. Sappiamo che anche nel cristianesimo ci sono state distorsioni pratiche dell'immagine di Dio, che hanno portato alla distruzione della pace. Tanto piu' tutti noi siamo chiamati a lasciare che il Dio divino ci purifichi, per diventare uomini di pace''.

© Copyright Asca

1 commento:

Anonimo ha detto...

OT.
Anche il card. Ravasi invita a recuperare la grande tradizione musicale liturgica.
http://www.osservatoreromano.va/portal/dt?JSPTabContainer.setSelected=JSPTabContainer%2FDetail&last=false=&path=/news/cultura/2011/208q11-La-musica-contemporanea-deve-incontrare-il-.html&title=Contemporary music must meet the sacred&locale=it

Alberto