domenica 25 settembre 2011

Il Papa: In un certo senso, la storia viene in aiuto alla Chiesa attraverso le diverse epoche di secolarizzazione, che hanno contribuito in modo essenziale alla sua purificazione e riforma interiore

Papa: Secolarizzazione ha aiutato Chiesa a liberarsi da privilegi

Friburgo, 25 set. (TMNews)

Non ha mai amato il secolarismo, ma Benedetto XVI non sottovaluta la ricaduta positiva che, nel corso della storia, le diverse ondate di "secolarizzazione" hanno avuto sulla Chiesa, aiutandola a liberarsi dai "privilegi" e del suo "fardello materiale e politico" e facilitando, invece, "purificazione e riforma interiore".
"In un certo senso, la storia viene in aiuto alla Chiesa attraverso le diverse epoche di secolarizzazione, che hanno contribuito in modo essenziale alla sua purificazione e riforma interiore", ha detto il Papa nell'ultimo incontro pubblico del suo viaggio in Germania, quello con i laici cattolici.
"La Chiesa - ha spiegato Ratzinger in un discorso molto articolato sui destini del cattolicesimo - deve sempre di nuovo aprirsi alle preoccupazioni del mondo e dedicarsi senza riserve ad esse, per continuare e rendere presente lo scambio sacro che ha preso inizio con l'incarnazione. Nello sviluppo storico della Chiesa si manifesta, però, anche una tendenza contraria: quella cioè di una Chiesa che si accomoda in questo mondo, diventa autosufficiente e si adatta ai criteri del mondo. Essa dà così all'organizzazione e all'istituzionalizzazione un'importanza maggiore che non alla sua chiamata all'apertura". Ma per il Papa, "per corrispondere al suo vero compito, la Chiesa deve sempre di nuovo fare lo sforzo di distaccarsi dalla mondanità del mondo". "In un certo senso - ha detto il Papa - la storia viene in aiuto alla Chiesa attraverso le diverse epoche di secolarizzazione, che hanno contribuito in modo essenziale alla sua purificazione e riforma interiore. Le secolarizzazioni infatti - fossero esse l'espropriazione di beni della Chiesa o la cancellazione di privilegi o cose simili - significarono ogni volta una profonda liberazione della Chiesa da forme di mondanità: essa si spogliava, per così dire, della sua ricchezza terrena e tornava ad abbracciare pienamente la sua povertà terrena". La Chiesa "condivideva in quei momenti storici l'esigenza di una povertà che si apriva verso il mondo, per distaccarsi dai suoi legami materiali, e così anche il suo agire missionario tornava ad essere credibile". In questo senso, "gli esempi storici mostrano che la testimonianza missionaria di una Chiesa 'demondanizzata' emerge in modo più chiaro. Liberata dal suo fardello materiale e politico, la Chiesa può dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero, può essere veramente aperta al mondo. Può nuovamente vivere con più scioltezza la sua chiamata al ministero dell'adorazione di Dio e al servizio del prossimo".

© Copyright TMNews

1 commento:

Andrea ha detto...

È "la storia" che "in un certo senso, viene in aiuto alla Chiesa": non certo i suoi nemici, che pretendono di insegnare alla Chiesa a fare la Chiesa.

Questo è il tema fisso (ossessivo) di tutte le ondate ereticali politico-religiose degli ultimi secoli: "Adesso arriviamo noi" (ad esempio, Garibaldi da sud e i Piemontesi da nord) "e mettiamo finalmente il Papa "in riga", insegnandogli a ragionare".