mercoledì 7 settembre 2011

Il Papa: La tentazione contro la fede è l'ultima aggressione del nemico e a questo dobbiamo resistere, così troviamo Dio e troviamo la vita

Papa/ Udienza torna in piazza San Pietro: Dio ascolta grido umano

"Siamo tentati di pensare che forse Dio non mi salva, non mi conosce, forse non ha la possibilità. La tentazione contro la fede è l'ultima aggressione del nemico e a questo dobbiamo resistere, così troviamo Dio e troviamo la vita".
E' un passaggio della catechesi pronunciata dal Papa, che ha ripreso stamane le udienze generali in piazza San Pietro dopo la pausa estiva. Benedetto XVI, che è rimasto a Castel Gandolfo per l'ultima parte dell'estate, è giunto in elicottero in Vaticano per l'udienza e tornerà a conclusione nel palazzo apostolico sui Colli Albani. Oggi il Papa ha ripreso il tema della preghiera del ciclo di catechesi iniziate lo scorso maggio affrontando i libri biblici dei Salmi.
"Il Signore - ha detto - è aiuto, difesa, salvezza; come scudo protegge chi si affida a Lui, e gli fa sollevare la testa, in un gesto di trionfo e di vittoria. L'uomo non è più solo, i nemici non sono imbattibili come sembravano, perché il Signore ascolta il grido dell'oppresso e risponde dal luogo della sua presenza, dal suo monte santo. L'uomo grida, nell'angoscia, nel pericolo, nel dolore; l'uomo chiede aiuto, e Dio risponde. Questo intrecciarsi di grido umano e risposta divina è la dialettica della preghiera e la chiave di lettura di tutta la storia della salvezza. Il grido esprime il bisogno di aiuto e si appella alla fedeltà dell'altro; gridare vuol dire porre un gesto di fede nella vicinanza e nella disponibilità all'ascolto di Dio. La preghiera esprime la certezza di una presenza divina già sperimentata e creduta, che nella risposta salvifica di Dio si manifesta in pienezza".

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1 commento:

roberto ha detto...

E' vero,la mia paura più grande è perdere la fede.