giovedì 22 settembre 2011

Il Papa sbaglia podio ed al Bundestag chiede di non essere frainteso. Poi incontra la comunità ebraica e si reca allo stadio olimpico (Izzo)

PAPA: SBAGLIA PODIO E A BUNDESTAG CHIEDE DI NON ESSERE FRAINTESO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

Il momento era molto solenne, per la prima volta un Papa stava per prendere la parola al Bundestag, il Parlamento tedesco. Paralizzati dalla storicita' dell'evento, i commessi non hanno pensato di indicare al Pontefice il podio da cui doveva parlare e Benedetto XVI si e' avviato allo scanno del presidente Lemmer, che lo aveva appena salutato con un suo breve discorso. Il primo a ridere dell'errore e' stato il Papa stesso, quando lo hanno fermato e indirizzato finalmente al leggio posto al centro dell'aula. Ugualmente ha strappato un sorriso a tutti i presenti quando candidamente Ratzinger ha auspicato nel suo discorso "di non essere troppo frainteso ne' di suscitare troppe polemiche unilaterali".

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PAPA: HITLER SI CREDEVA ONNIPOTENTE E VOLEVA SOSTITUIRSI A DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

"L''onnipotente' Adolf Hitler era un idolo pagano, che voleva porsi come sostituto del Dio biblico, Creatore e Padre di tutti gli uomini". Benedetto XVI ha definito cosi' il dittatore tedesco nel discorso rivolto ai rappresentanti della comunita' ebraica, ricordando che "il regime di terrore del nazionalsocialismo si fondava su un mito razzista, di cui faceva parte il rifiuto del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, del Dio di Gesu' Cristo e delle persone credenti in Lui". "Con il rifiuto del rispetto per questo Dio unico si perde sempre anche il rispetto per la dignita' dell'uomo", ha ammonito il Papa osservando che "di che cosa sia capace l'uomo che rifiuta Dio e quale volto possa assumere un popolo nel 'no' a tale Dio l'hanno rivelato le orribili immagini provenienti dai campi di concentramento alla fine della guerra".

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PAPA: LA SHOAH FU PIANIFICATA PER ELIMINARE CONCITTADINI EBREI

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

"Il Reichstag e' il luogo centrale di una memoria spaventosa: da qui fu progettata ed organizzata la Shoah, l'eliminazione dei concittadini ebrei in Europa". Benedetto XVI ha voluto ricordarlo questa sera, incontrando i rappresentanti della comunita' ebraica riuniti proprio in una sala del Reichstag, sottolineando che bisogna anche "richiamare alla memoria il pogrom della 'notte dei cristalli' dal 9 al 10 novembre 1938". "Pochi - ha sottolineato il Pontefice - percepirono tutta la portata di tale atto di umano disprezzo". "Prima del terrore nazista - ha detto ancora il Papa tedesco - in Germania viveva circa mezzo milione di ebrei, che costituivano una componente stabile della societa' tedesca". "Dopo la seconda guerra mondiale, la Germania - ha proseguito - fu considerata come il 'Paese della Shoah' in cui, in fondo, non si poteva piu' vivere. All'inizio quasi non c'era piu' alcun sforzo per rifondare le antiche comunita' ebraiche, anche se dall'Est arrivavano continuamente persone singole e famiglie di ebrei. Molti di loro volevano emigrare e costruirsi una nuova esistenza, soprattutto negli Stati Uniti o in Israele". Di fronte a questa memoria, ha pero' rilevato Benedetto XVI, "vi e' da constatare, con gratitudine, che da qualche decennio si manifesta un nuovo sviluppo circa il quale si puo' addirittura parlare di una rifioritura della vita ebraica in Germania". Secondo Papa Ratzinger e' poi da sottolineare "che in questo tempo la comunita' ebraica si e' resa benemerita in modo particolare nell'opera di integrazione di immigrati est-europei".

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PAPA: DIALOGO CON EBRAISMO DEVE CONTINUARE PER IL BENE DI TUTTI

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

"Ebrei e cristiani hanno una responsabilita' comune per lo sviluppo della societa', la quale possiede sempre anche una dimensione religiosa". E questo assume maggiore importanza "in una societa' sempre piu' secolarizzata" in cui invece il dialogo tra le due religioni "deve rinforzare la comune speranza in Dio. Senza tale speranza la societa' perde la sua umanita'". Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso rivolto ai rappresentanti della comunita' ebraica di Berlino (la piu' antica della Germania e dell'Europa centrsettentrionale) riuniti nel Reichstag. "La Chiesa - ha spiegato - sente una grande vicinanza al Popolo ebraico. Con la Dichiarazione Nostra aetate del Concilio Vaticano II si e' cominciato a 'percorrere un cammino irrevocabile di dialogo, di fraternita' e di amicizia'". Cio', ha proseguito il Pontefice, "vale per l'intera Chiesa Cattolica, nella quale il beato Papa Giovanni Paolo II si e' impegnato in modo particolarmente intenso a favore di questo nuovo cammino". Ma ovviamente anche "per la Chiesa Cattolica in Germania che e' ben consapevole della sua responsabilita' particolare in questa materia". Secondo il Papa, "noi cristiani dobbiamo renderci sempre piu' conto della nostra affinita' interiore con l'Ebraismo: per i cristiani non puo' esserci una frattura nell'evento salvifico. La salvezza viene, appunto, dai Giudei". "Tutto sommato - ha concluso - possiamo constatare che lo scambio tra la Chiesa cattolica e l'Ebraismo in Germania ha gia' portato frutti promettenti. Sono cresciuti rapporti durevoli e fiduciosi".

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PAPA: PRESIDENTE EBREI CONTESTA RICONCILIAZIONE CON LEFEBVRIANI

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

Parlando a braccio alla presenza del Papa, il presidente del Consiglio Centrale degli ebrei in Germania, dottor Dieter Graumann, ha ricordato che nel dialogo con la Chiesa ci sono "problemi aperti che stanno molto a cuore agli ebrei tedeschi" e li ha elencati: il processo di riconciliazione in atto con i lefebvriani, accusati di essere antisemiti, la beatificazione di Pio XII, il cui silenzio e' rimproverato dagli ebrei, e la preghiera del venerdi' santo che anche nella nuova formulazione contiene l'auspicio di una conversione.

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PAPA: IN PAPAMOBILE TRA GLI 80MILA DELL'OLYMPIASTADIUM

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

Benedetto XVI ha compiuto un giro in "Papamobile" tra gli le migliaia di fedeli che gremiscono il prato dell'Olympiastadium di Berlino. Sommati ai 70mila che hanno trovato posto sugli spalti, i presenti alla messa del Pontefice superano questa sera gli 80mila previsti.

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