venerdì 16 settembre 2011

La possibile riconciliazione con i Lefebvriani nel commento di Scaramuzzi

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1 commento:

DANTE PASTORELLI ha detto...

Avevo già letto l'articolo, a dir poco superficiale, di Scaramuzzi su la Nazione.
Basterebbe far un giro in internet per scoprire che i preti non sono 500 ma passano i 550; che oltre 200son oggi i seminaristi, escluse le nuove entrate e i preseminaristi; che diverse comunità religiose maschili, e quindi anche sacerdotali, sono alla Fraternità S. Pio X collegate, come in gran numero son le suore, le monache. le associazioni laicali che nella Fraternità si riconoscono. Persino comunità di rito orientale. La presenza non è limitata al Nord Europa o al Sud America, visto che i distretti ed i seminari, oltre che le case religiose, sono anche altrove, in ogni continente.
Le vocazioni fioriscono dappertutto.
Se il Papa vuole così fervidamente la riconciliazione, è perché non solo persegue l'unità della Chiesa, ma anche perché sa che la Fraternità è un'importante e forte risorsa per la Chiesa e, una volta avvenuta la riconciliazione, la sua forza di attrazione sarà ancora maggiore.
Del resto nei vari seminari tradizionali le entrate sono consistenti.Il seminario di Firenze conta quest'anno quattro entrate, l'Istituto di Cristo Re di Gricigliano 15. Purtroppo nessun italiano.