mercoledì 7 settembre 2011

L'udienza generale torna in Piazza San Pietro. Il Papa: alla visibilità del male si oppone la presenza invisibile di Dio (Izzo)

PAPA: UDIENZA GENERALE TORNA A PIAZZA SAN PIETRO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 set.

Benedetto XVI ha tenuto oggi l'Udienza Generale in piazza San Pietro, dopo l'interruzione del mese di luglio e i quattro appuntamenti di agosto a Castelgandolfo, dove il Pontefice trascorre i mesi estivi e rientrera' oggi a fine mattinata.

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PAPA: A VISIBILITA' DEL MALE SI OPPONE INVISIBILE PRESENZA DI DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 set.

"Alla visibilita' dell'assalto del male si oppone l'invisibile presenza di Dio". Benedetto XVI ha incoraggiato con queste parole - nell'Udienza Generale tenuta oggi in piazza San Pietro dopo l'interruzione di luglio e i quattro appuntamenti di agosto a Castelgandolfo - tutti i credenti a "non lasciarsi vincere dalle visioni di morte", ed essere sicuri invece che "Dio e' l'amico piu' potente di ogni avversario".
"L'uomo - ha detto il Papa teologo commentando il salmo 29 - non e' piu' solo e i nemici non sono imbattibili. Se chiede aiuto a Dio, Dio risponde: questa e' la chiave di lettura di tutta la storia della salvezza. Il grido che viene ascoltato, la preghiera che esprime la certezza di una presenza di Dio gia' sperimentata e creduta".
Per Ratzinger, "questo e' importante tenerlo presente: e' la certezza della presenza di Dio che dona al salmista la sicurezza totale, l'abbandono fiducioso". "La paura della morte - ha affermato - e' vinta dalla presenza di colui che non muore. 'Sorgi Signore salvami', prega il salmista mentre gli aggressori si alzavano, simbolo di tutto cio' che si oppone al piano di Dio.
Ma il loro parlare insensato e blasfemo e' definitivamente interrotto dall'intervento del Signore, la salvezza viene dal Signore, sul tuo popolo la tua benedizione". "Pregando questo salmo - ha assicurato il Pontefice rivolto ai fedeli presenti - possiamo fare nostri i sentimenti dell'orante: le parole del salmo aprono il nostro cuore alla certezza consolante della fede, Dio e' sempre vicino e salva nel suo modo, ma bisogna sapere accettare le sue vie". "Che il Signore - ha invocato allora - ci doni fede, venga incontro alla nostra debolezza e ci venga in aiuto nei lunghi giorni del dolore".

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