PAPA: RIABILITAZIONE A META' PER LUTERO, INVITO AD ASSISI PER I MUSULMANI
(AGI) - Erfurt, 23 set.
(dall'inviato Salvatore Izzo)
Ancora applausi per Papa Ratzinger in Germania.
Anche se non ha modificato la tradizionale posizione cattolica in merito allo scisma di Martin Lutero, in visita a Erfurt dove l'ex monaco agostiniano fu ordinato sacerdote nel 1507 e dove maturo' poi la ribellione che porto' la Riforma, ha pronunciato parole molto forti riconoscendo che "il pensiero di Lutero, l'intera sua spiritualita' era del tutto cristocentrica" ed ha aggiunto che "la domanda sulla Misericordia di Dio e' stata la forza motrice di tutto il suo cammino". Nelle parole del Pontefice "se non una completa riabilitazione c'e' stata una rivalutazione morale sulla persona di Martin Lutero", ha commentato il pastore Nikolaus Schneider, presidente del Consiglio della Chiesa Evangelica, nella conferenza stampa tenuta insieme al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l'unione dei cristiani. Al pastore Schneider, che auspicava un ulteriore passo in avanti nella riabilitazione di Lutero dicendo che "sarebbe bello adesso avere anche una rivalutazione della sua teologia", il cardinale Koch ha risposto pero', alludendo alla distanza che resta tra le due chiese ad esempio sui temi dell'etica sessuale e della bioetica, ugualmente toccati dal Papa nel suo discorso, che "questa non e' una strada a senso unico, i luterani debbono vedere dove sono adesso".
Quella di oggi e' stata una giornata tutta dedicata al dialogo. Prima di lasciare Berlino, infatti, ha invitato i rappresentanti delle comunita' musulmane presenti in Germania - ricevuti nella a partecipare all'"importante Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia del mondo" che si terra' ad Assisi il prossimo 27 ottobre "a 25 anni dallo storico incontro di Assisi guidato dal Beato Giovanni Paolo II". "Con tale raduno - ha spiegato Papa Ratzinger alla delegazione ricevuta questa mattina nella Nunziatura apostolica a Berlino - vogliamo mostrare, con semplicita', che da uomini religiosi noi offriamo il nostro particolare contributo per la costruzione di un mondo migliore, riconoscendo al tempo stesso la necessita', per l'efficacia della nostra azione, di crescere nel dialogo e nella stima reciproca". Per il Papa tedesco, "e' possibile una collaborazione feconda tra cristiani e musulmani", che insieme debbono contribuire "alla costruzione di una societa' che, sotto molti aspetti, sara' diversa da cio' che abbiamo portato con noi dal passato". "In quanto uomini religiosi - ha detto - a partire dalle rispettive convinzioni possiamo dare una testimonianza importante in molti settori cruciali della vita sociale". "Penso ad esempio - ha spiegato il Pontefice - alla tutela della famiglia fondata sul matrimonio, al rispetto della vita in ogni fase del suo naturale decorso o alla promozione di una piu' ampia giustizia sociale".
Nel pomeriggio, Benedetto XVI e' arrivato in elicottero a Etzelsbach, dove nel grande spiazzo dominato dal santuario mariano di Wallfahetskappelle, meta nel XVI secolo di pellegrinaggi a cavallo, era atteso da una grande folla di pellegrini: 90 mila secondo gli organizzatori e la polizia locale. Probabilemnete uno dei piu' grandi raduni mai tenuti nel territorio della ex Ddr, dove "due dittature empie - nazismo e comunismo - hanno mirato a togliere gli uomini la loro fede tradizionale", come ha ricordato il Pontefice tedesco ai suoi connazionali dell’Eichsfeld che - ha detto nell'omelia dei vespri - era sicura di trovare in questo santuario una porta aperta e un luogo di pace interiore". "L’amicizia particolare con Maria che è cresciuta da tutto questo - ha esortato - la vogliamo continuare. Quando i cristiani in tutti i tempi e in tutti i luoghi si rivolgono a Maria, si fanno guidare dalla certezza spontanea che Gesù non può rifiutare le richieste che gli presenta sua Madre". Alla Vergine, il Papa teologo ha dedicato stasera una riflessione davvero commovente: "la Vergine Maria ha sperimentato la sofferenza piu' grande di tutte", cioe' la perdita di un figlio. Per questo, ha aggiunto, "percepisce insieme con noi tutte le nostre difficolta' e pensa in modo materno al loro superamento". "Quante persone - ha continuato Joseph Ratzinger - nel corso dei secoli sono andate in pellegrinaggio a Maria per trovare davanti all'immagine dell'Addolorata: una donna di mezza eta' con le palpebre appesantite dal molto pianto e al contempo lo sguardo trasognato rivolto lontano, come se stesse meditando nel suo cuore su tutto cio' che era accaduto. Sulle sue ginocchia riposa il corpo esanime del Figlio; Ella lo stringe delicatamente e con amore, come un dono prezioso. Sul corpo denudato del Figlio vediamo i segni della crocifissione. Il braccio sinistro del Crocifisso cade verticalmente verso il basso". "Una scultura della Pieta' che, come spesso si usava, era originariamente collocata sopra un altare". "Cosi' - ha quindi concluso indicando la statua lignea ai fedeli - il Crocifisso rimanda con il suo braccio disteso a quanto accade sull'altare dove il santo sacrificio da Lui compiuto e' reso presente nell'Eucaristia".
"Il Papa sta bene, e' molto in forma e sembra meno stanco di quanto io me lo sarei immaginato in un viaggio cosi' intenso", ha detto ai giornalisti il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, per il quale, accanto al successo indubbio che il Papa tedesco sta raccogliendo in patria va registrato anche il dato positivo "della sua capacita' di affrontare momenti cosi' impegnativi".
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