PAPA IN GERMANIA: PRESIDENTE BUNDESTAG, DEFEZIONI NON EROICHE
Salvatore Izzo
(AGI) - Berlino, 21 set.
Non ci sarebbe stata tutta questa grande attenzione del pubblico se le annunciate defezioni dei parlamentari al discorso che il Papa pronuncera' domani al Bundstag, solo "all'apparenza eroiche, fossero state messe a confronto con altre simili assenze in occasione di eventi parlamentari importanti".
Lo afferma il presidente del Parlamento federale tedesco, Norbert Lammert, intervistato dalla Radio Vaticana alla vigilia dell'appuntamento.
"Sono felice - confida Lememrt - di questa visita e sono grato al Papa per aver accettato l'invito che gli ho rivolto a suo tempo, e guardo a questo agitarsi con un misto di divertimento e sbigottimento".
Anche in analoghe occasioni, ricorda il presidente del Bundestag, "per ragioni diverse, un certo numero di deputati non era presente". Secondo Lememrt, "e' nella natura stessa di un parlamento liberamente eletto, con liberi deputati, che nessuno sia costretto a stare a sentire cose che non ritenga essere importanti o accettabili, ne', al contrario, che alcuno possa addurre le sue ragioni personali a sostenere l'ammissibilita' o meno di discorsi di altre persone o di inviti rivolti ad altre persone".
"Ritengo questi gesti di protesta che diventano uno spettacolo mediatico sotto ogni aspetto inadeguato - taglia corto il presidente del parlamento - non seriamente ponderati ma che, secondo la nostra Costituzione, essi siano legittime e' altrettanto fuori di dubbio". Per Lemmert, in ogonio caso, la visita del Papa nella sede piu' rappresentativa della democrazia tedesca "e' un evento storico sotto ogni punto di vista: dopo circa 500 anni, per la prima volta e' un tedesco a ricoprire questo supremo incarico della Chiesa cattolica, forse la piu' ampia comunita' religiosa del mondo. Per la prima volta in assoluto un Papa - a prescindere dalla sua nazionalita' - parla davanti ad un parlamento tedesco eletto". "Tutto questo - rileva - non si e' mai verificato nella storia di questo Paese. In questo senso, con o senza legami con la Chiesa e a prescindere dalle convinzioni religiose, questo che ci accingiamo a vivere e' un evento storico eccezionale".
"E pur nella rispettosa osservanza dello scetticismo o anche del rifiuto che puo' esserci da parte di singoli membri del Bundestag, non ho nessun dubbio - conlcude Lemmert - che in futuro nessuno potrebbe capire il fatto che un Papa tedesco sia venuto in visita nella sua terra natia, se un parlamento eletto non avesse colto l'occasione di chiedergli un discorso al popolo tedesco".
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PAPA IN GERMANIA: ZOLLITSCH, LUTERO NON VOLEVA SPACCARE LA CHIESA
Salvatore Izzo
(AGI) - Berlino, 21 set.
"Lutero non voleva spaccare ma riformare la Chiesa, il Papa ci dira' di continuare a camminare sulla via della riconciliazione errori umani hanno causato questa divisione e dobbiamo superarla".
Il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch ha anticipato cosi' - in una conferenza stampa tenuta nel preess center di Berlino - lo spirito ecumenico che caratterizzera' la visita del Papa in Germania che inizia domani.
Il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani, va ancora oltre e sull'Osservatore Romano scrive che "Martin Lutero sarebbe contento" del programma che venerdi' portera' il Pontefice a Erfurt, proprio nel monastero agostiniano dove il monaco medito' la ribellione che poi porto' alla rottura con la Chiesa Cattolica.
"Credo che oggi - spiega ai microfoni della Radio Vaticana - sia necessario che, con tutte le Chiese nate dalla Riforma, ci interroghiamo sull'essenza della Chiesa. Nel 1999, ad Augusta, abbiamo firmato insieme - ricorda il porporato - la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Ora pero', come e' scritto in quella Dichiarazione, credo che sia arrivato il momento di affrontare le questioni ecclesiologiche: qual e' l'essenza della Chiesa, la natura della Chiesa? Credo che questi siano i punti sui quali ora debba essere condotto il dialogo". "Credo che sicuramente - conclude il cardinale Koch - il Santo Padre rafforzera' l'ecumenismo. Ha a cuore soprattutto che l'ecumenismo ritrovi le sue radici spirituali perche' e' un compito che ci e' stato affidato dal Signore quando nella preghiera sacerdotale ha chiesto che tutti i suoi discepoli siano 'una cosa sola. In questo senso - infatti - non abbiamo alternative all'ecumenismo: e' un compito che il Signore ci ha affidato, e questo - ne sono convinto - e' quello che il Papa riportera' in primo piano".
"Il Vangelo di Gesu' - scrive oggi sull'Osservatore Romano il vescovo di Erfurt, monsignor Joachim Wanke - non e' diviso. Lo possiamo vivere solo insieme e cosi' essere testimoni credibili". "Sono certo - continua il presule - che il Papa conferira' un impulso potente all'unita' della Chiesa. Nella scelta del convento agostiniano di Erfurt, luogo luterano, come sede dell'incontro con l'Ekd ha gia' tracciato un segno. E ancora piu' importate e' che egli non vuole soltanto parlare con i fratelli e le sorelle di fede evangelica, ma anche pregare insieme con loro". Il vescovo di Erfurt si sofferma nell'articolo anche sul fatto che per la prima volta un Papa visita i cosiddetti "nuovi Lander federali". "Il Santo Padre - assicura - vuole lasciare un segno che valga per tutti Noi cristiani, in particolare noi cattolici, viviamo qui in una sorta di diaspora".
"Chi sosteneva la Chiesa negli anni dello Stato della Repubblica Democratica Tedesca, ideologicamente orientato, ha avuto bisogno - sottolinea il presule - di coraggio e di capacita' di resistenza. Ora, in un'epoca diversa, occorre fermezza per dichiararsi cristiani in una societa' liberale e aperta. Quindi alla domanda perche' mi rallegro della visita del Pontefice in Turingia rispondo in primo luogo che egli contribuira' a rafforzare la nostra fede".
"I discorsi del Papa, la nostra preghiera comune con lui nel luogo di pellegrinaggio di Etzelsbach e a Erfurt ci aiuteranno - scrive ancora monsignor Joachim Wank - a unirci piu' profondamente con Cristo. Benedetto XVI viene in una Chiesa locale in totale trasformazione. Bisogna superare sfide nuove e finora inusuali. La fede in Dio non e' piu' un dato scontato. La consuetudine ecclesiale non e' piu' quella di una volta. La forma delle nostre comunita' si sta modificando. L'appartenenza alla Chiesa ha bisogno, piu' che in passato, di forza e di determinazione per resistere. La vita nella e con la Chiesa necessita di nuovi atteggiamenti, comportamenti diversi, una devozione in grado di resistere al tempo attuale". "Rafforzare, approfondire e rendere feconda questa unione nella vita dei fedeli e' - conclude - la piu' grande aspettativa che nutro".
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PAPA IN GERMANIA: ZOLLITSCH,DEPUTATI CONTRARI SI LEGGANO DISCORSO
Salvatore Izzo
(AGI) - Berlino, 21 set.
"Se i parlamentari che non sono d'accordo con l'invito rivolto al Papa dal Bundestag si sottrarranno all'appuntamento, speriamo che almeno si leggano il discorso, in modo da poter comprendere il significato delle sue parole".
Lo ha detto l'arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca nella conferenza stampa tenuta a Berlino alla vigilia dell'arrivo nella capitale tedesca di Benedetto XVI, che gia' domani pomeriggio sara' ospite del Parlamento. Secondo le anticipazioni dei media locali dovrebbero essere circa 100 i deputati dissenzienti che abbandoneranno l'aula prima dell'arrivo del Pontefice. Quello che inizia domani e' il 21esimo viaggio apostolico internazionale del Pontificato e durera' quattro giorni, dal 22 al 25 settembre. Dopo Berlino le altre tappe saranno Erfurt, Etzelsbach e Friburgo.
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PAPA IN GERMANIA: ATTESI 20MILA RAGAZZI PER VEGLIA A FRIBURGO
Salvatore Izzo
(AGI) - Berlino, 21 set.
Piu' di ventimila giovani si riuniranno sabato sera nell'area fieristica a Friburgo per la veglia di preghiera con Benedetto XVI. Lo annuncia il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch, sull'Osservatore Romano.
"Allora - sottolinea il presule - sara' evidente quanti giovani cercano un sostegno e un orientamento. Infine, quando domenica durante la celebrazione eucaristica nell'aeroporto lo sguardo del Papa scorrera' dal palco dell'altare per guardare in lontananza, egli vedra' uno scenario unico: in primo piano la grande comunita' di fede, costituita da giovani e anziani, uomini e donne, abitanti del luogo e persone venute appositamente, tedeschi, alsaziani, svizzeri, e, dietro, il profilo della citta' con la cattedrale, e poi all'orizzonte i monti della Foresta Nera".
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