PAPA A BERLINO: LOMBARDI, PARLERA' PER CHI VORRA' ASCOLTARLO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 16 set.
"Non tutti debbono essere d'accordo, l'auspicio - pero' - e' che tutti ritengano che il Papa puo' dire cose interessanti".
Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, commenta cosi' le polemiche sul discorso che Benedetto XVI terra' il prossimo 22 settembre al Bundestag, il Parlamento tedesco che ha sede a Berlino.
"Se il Pontefice verra' accolto con interesse e attenzione da parte di tutti ci fara' piacere", sottolinea il religioso, che aggiunge: "Se qualcuno vorra' non esserci, mi sembra una questione di comportamento dei membri di un'assemblea parlamentare, il tema e' cioe' come in un'assemblea parlamentare pluralistica si accoglie una persona che e' stata invitata dalla maggioranza dell'assemblea". Il Pontefice, in ogni caso, "parlera' per le persone che saranno presenti, se qualcuno non c'e' spieghera' perche' non c'e' e gli altri diranno quello che pensano di questo comportamento".
A Berlino, lo stesso giorno, Papa Ratzinger incontrera' anche la cancelliera Angela Merkel nella sede della Conferenza Episcopale Tedesca.
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PAPA: LOMBARDI, A BERLINO POSSIBILE INCONTRO CON VITTIME ABUSI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 16 set.
A Berlino Benedetto XVI potrebbe incontrare alcune vittime di abusi sessuali commessi da ecclesiastici. "Come e' gia' accaduto in altri Paesi - ha detto in proposito il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - daremo notizia dell'eventuale incontro solo alla sua conclusione". Papa Ratzinger ha pregato e pianto con le vittime degli abusi a Washington, Sydney, Malta e Londra.
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PAPA A BERLINO: CARDINALE KOCH, SARA' VIAGGIO ECUMENICO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 16 set.
Il prossimo viaggio del Papa in Germania, dal 22 al 25 settembre, "avra' un accento ecumenico particolare, poiche' Benedetto XVI visitera' anche Erfurt, dove il riformatore Martin Lutero visse come monaco agostiniano".
Lo afferma sull'Osservatore Romano il presidente del Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani, cardinale Kurt Koch, sottolineando che nel corso della visita il Papa incontrera' rappresentanti del Consiglio della Chiesa evangelica di Germania e officera' una celebrazione ecumenica. "Con Benedetto XVI - rileva il giornale della Santa Sede - si reca in Germania un Papa che, per la sua esperienza personale, conosce benissimo questo importante Paese della Riforma e che, sia come teologo sia come cardinale, si e' molto adoperato per la promozione del dialogo ecumenico in Germania e a livello mondiale". "A titolo d'esempio", il porporato svizzero cita "l'importante ruolo svolto dal cardinale Ratzinger nella Commissione Ecumenica Congiunta istituita dopo la visita di Giovanni Paolo II in Germania nel 1980" che avvio' "uno studio volto a definire se le reciproche condanne dottrinali del XVI secolo avessero ancora un impatto sui partner di dialogo e continuassero a dividere le Chiese".
E sottolinea come in ambiente protestante al Papa tedesco sia riconosciuto "il grande merito di aver fatto si' che, dopo varie difficolta', la Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione potesse infine essere firmata ad Augsburg nel 1999". Benedetto XVI, spiega il porporato svizzero, "e' convinto che noi come cristiani possiamo 'essere una sola cosa anche se separati'", e "ci mostra l'ecumenismo sempre piu' alla luce del suo compimento, affinche' riconosciamo il carattere provvisorio delle nostre stesse azioni e non ci ostiniamo a voler fare cio' che puo' realizzare solo il Cristo", ricordandoci cosi' che "il fondamento dell'ecumenismo non e' semplicemente interrelazionale e filantropico, ma profondamente cristologico, intende l'ecumenismo come una partecipazione alla preghiera sacerdotale di Gesu' stesso, perche' tutti siano una sola cosa".
"Benedetto XVI - tiene a ricordare il capo dicastero - percorre coerentemente questo cammino non solo nel suo magistero quotidiano, ma anche con la sua pubblicazione in due volumi su Gesu' di Nazareth, che puo' essere letta come confessione di fede del successore di Pietro, radicando nella confessione cristologica il compito ecumenico della ricerca dell'unita' visibile dei discepoli di Cristo, egli si lascia guidare da una visione cristologica dell'ecumenismo". "Di cio' - conclude il cardinale - si rallegrerebbe di cuore Martin Lutero. Abbiamo buoni motivi per aspettarci che i suoi eredi facciano oggi lo stesso".
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