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Spetta alla Cei, e non alla Santa Sede, istituire una commissione di inchiesta indipendente in grado di fare luce sulle violenze avvenute in Italia.
Spesso vediamo vescovi italiani criticare apertamente o in modo strisciante le scelte del Santo Padre. Si dimostrino "indipendenti" in questo caso!
Comunque capisco le vittime: per ottenere ascolto serve bussare alla porta del Papa. E, in questo senso, mi auguro che la lettera gli sia stata consegnata. Speriamo...
Infine, come giustamente osservato da un commentatore del blog, conviene insistere ora che in Vaticano c'e' il tanto osteggiato Benedetto XVI perche', forse, con un successore le vittime rischierebbero di tornare in quel dimenticatoio nel quale i media stessi le avevano relegate prima del 19 aprile 2005.
R.
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2 commenti:
E' già un buon risultato che Zanardi abbia potuto varcare il portone di bronzo e consegnare la lettera alla segreteria di stato, Raffa. In passato sarebbe stato tenuto alla larga da P.zza San Pietro. Sicuramente i più stretti collaboratori del Papa ne sono al corrente, auguriamoci agiscano in modo conforme. Strano destino quello di Papa Benedetto, lui che vuole ripulire la Chiesa e, di fatto, l'ha messa in quarantena, viene attaccato da ogni fronte, quelli che la Chiesa l'hanno sporcata vengono incensati e portati su un palmo di mano. Vero P?
Alessia
Condivido il tuo pensiero cara Raffaella.
Purtroppo, cara Alessia succede sempre così........ quelli che hanno tenuto sotto il tappeto la sporcizia vengono osannati e rimpianti fino all'inverosimile, chi invece ha avuto iil coraggio di affrontare il problema e di caricarsi sulle spalle pesanti colpe non sue, viene attaccato, denigrato ed additato come responsabile. Del resto, cosa accadeva a Benedetto XVI quando era Prefetto CDF? La stessa identica cosa!
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