Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 ott.
"La grandezza del dono che la persona e il lavoro del Papa polacco rappresenta per la Chiesa, per il suo Paese natio e per il mondo" e' stata esaltata da Benedetto XVI che ha ricevuto in Vaticano la Fondazione Giovanni Paolo II, nel cui statuto, ha ricordato il Papa, tale grandezza e' affermata. L'udienza e' avvenuta in occasione della chiusura del trentesimo anniversario di questa Istituzione, voluta da Karol Wojtyla, con l'obiettivo di offrire supporto materiale, e di altro tipo, a iniziative di natura religiosa, culturale, pastorale e caritativa, collegate al suo pontificato. Il Papa tedesco ha ringraziato la Fondazione istituita da Karol Wojtyla il 16 ottobre 1981 su richiesta di alcuni connazionali che si trovavano in patria o erano emigrati per l'azione svolta in questi anni. "Io stesso - ha detto - ho potuto sperimentare l'efficacia di questi sforzi ricevendo l'amore e il sostegno spirituale di cosi' tante persone in tutto il mondo che mi accolgono con affetto quale Successore di Pietro, chiamato dal Signore a confermarle nella fede".
In particolare, poi, il Pontefice ha lodato il lavoro a Roma del Centro di documentazione Giovanni Paolo II, in collaborazione con l'ospizio di Santo Stanislao, "che offre assistenza pratica e spirituale ai pellegrini". E ancora l'opera svolta dalla Fondazione nella formazione del clero e dei laici, specialmente nel centro-est europeo: "spero - e' stato l'augurio finale del Papa - che questo lavoro sara' continuato, sviluppato e dara' abbondanti frutti". "Non limitandosi a una sentimentale memoria del passato ma sapendo discernere le necessita' del presente"; i membri della Fondazione guardano infatti al futuro "con sollecitudine e fiducia, e s'impegnano a permeare il mondo piu' in profondita' con spirito di solidarieta' e fraternita'".
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