Benedetto XVI visiterà Cuba in primavera
Fausto Gasparroni
VATICANO
Benedetto XVI potrebbe recarsi nella primavera 2012 in Messico e a Cuba: un viaggio che porterebbe il Papa nell'isola caraibica, uno dei Paesi retti ancora da un regime comunista, 14 anni dopo la storica visita di Giovanni Paolo II. È stato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, dopo le prime voci che stavano cominciando a diffondersi, a confermare ai giornalisti che «nei giorni scorsi i nunzi in Messico e a Cuba sono stati incaricati di informare le più alte autorità religiose e civili dei due Paesi che il Papa sta studiando un progetto concreto di recarsi in visita nei due Paesi, rispondendo agli inviti ricevuti». Non è ancora l'annuncio ufficiale del viaggio, ma la conferma che i preparativi sono già in corso.
«Il progetto verrà approfondito nelle prossime settimane – ha spiegato ancora il portavoce vaticano – e alla luce di ciò il Papa prenderà la decisione finale e la comunicherà nel modo e nel tempo che riterrà più opportuno». Tra l'altro, essendo «la prossima primavera» il tempo previsto per il viaggio, i tempi per la decisione definitiva e per la preparazione «sono piuttosto ravvicinati».
Benedetto XVI, nonostante un viaggio del genere sia una prova impegnativa per la sua età (nell'aprile prossimo compirà 85 anni) e per il suo stato fisico, vuole soddisfare le aspettative che ci sono nei due Paesi. «L'attesa del popolo messicano è ben nota, il Papa la teneva presente ed è lieto di potervi finalmente rispondere», ha spiegato padre Lombardi, ricordando che Ratzinger è stato in Brasile (nel maggio 2007) ma che i Paesi latinoamericani di lingua spagnola «desideravano un viaggio per loro, e il Messico è il più popoloso di essi».
Poi c'è Cuba, «che è un altro Paese che desiderava molto vedere il Papa, che non ha mai dimenticato lo storico viaggio di Giovanni Paolo II, e in cui la Chiesa e tutto il popolo – ha sottolineato il direttore della sala stampa vaticana – vivono un periodo importante della loro storia in cui la visita del Papa sarà di grande incoraggiamento». L'occasione sarà anche quella di festeggiare il quarto centenario della scoperta dell'immagine di Nostra Signora della Caridad del Cobre, venerata come patrona di Cuba.
E la reazione di esultanza della Chiesa cattolica locale non si è fatta attendere. «L'annuncio era atteso con ansia – ha detto Orlando Marquez, portavoce dell'arcidiocesi dell'Avana – ed è stato ricevuto con grande gioia».
Molto nell'attesa dei cattolici cubani, oltre al ricordo della visita di Wojtyla del gennaio 1998, gioca anche l'attuale fase di transizione del Paese dopo che cinque anni or sono il «lider maximo», Fidel Castro, ha lasciato gli incarichi.
© Copyright Gazzetta del sud, 11 novembre 2011
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