lunedì 7 novembre 2011

Betori, si scava nei rancori contro la Chiesa. Agguato al vescovo, tramonta la pista del clochard (La Nazione)

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In effetti era apparsa subito quantomeno bizzarra l'ipotesi di un senzatetto armato di pistola! Facciamo subito una precisazione: Mons. Betori non c'entra proprio nulla con la vicenda del prete pedofilio Cantini, ridotto da Benedetto XVI allo stato laicale nel 2008! Anche la stampa impari a fare le dovute distinzioni e precisazioni altrimenti, come giustamente osservato da un Anonimo stamattina, si finisce per caricare sulle spalle di Mons. Betori colpe di passate gestioni, esattamente come si e' fatto con Benedetto XVI. Ciascuno si assuma cristianamente la sua parte di responsabilita'.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci voleva molto a capire che non è stata opera di un clochard.

gianni ha detto...

Betori non c'entra nulla con don Cantini.... di fatto però ha confermato come suo Vicario Generale Mons. Maniago....discepolo prediletto di Cantini (e mi fermo qui, perché il resto è cronaca nota a tutti!). Detto questo, non si giustifica alcun attentato, perché certi problemi si risolvono con il dialogo, anche acceso, ma non con la violenza. Comunque, personalmente credo che si tratti di uno squilibrato, più che di una questione di vendetta relativa a determinate vicende

Anonimo ha detto...

per gianni
Ammesso che si tratti di uno squilibrato (ho molti dubbi) la sua mano è stata armata da qualcuno.
Certamente esiste un movente.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ancora stasera gl'inquirenti parlano di opera d'uno sbandato o d'un uomo affetto da turbe psichiche.
Io non sottovaluto certo clima ormai diffuso di odio verso la Chiesa. Ma, come dice Raffaella, Mons. Betori ha risolto con prudenza e saggezza un gravissimo caso che Piovanelli, che pur conosceva la verità e lo ammise, giudicò meritevole solo di una "severa reprensione" ed Antonelli con colpevole superficialità lasciò che s'incancrenisse.
Mons. Betori riscuote molte simpatie. Fino a che gl'inquirenti non si saran pronunciati io eviterei di pensare a complotti.
Che, intendiamoci, non mi meraviglierebbe che esistessero davvero per colpir qua e là i rappresentanti della Chiesa.
Però, lasciamo lavorare in pace chi a quest'indagine è preposto.

Anonimo ha detto...

L'indagine penso si focalizzi intorno alla frase:
«Tu non devi dire, tu non devi fare» che l'attentatore ha rivolto a Mons.Giuseppe Bettori, quando questi si è rivolto all'uomo di 65/70anni dicendogli "parla,dimmi".
Non credo sia uno squilibrato.