venerdì 4 novembre 2011

Colloquio a Mosca fra il Patriarca Kirill e l’arcivescovo Paolo Pezzi

Colloquio a Mosca fra il Patriarca Kirill e l’arcivescovo Paolo Pezzi

Il progresso delle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica e la necessità di proseguire la collaborazione nella messa in opera dei progetti comuni riguardanti la difesa della vita umana, dal concepimento alla morte naturale. Sono i principali temi al centro del colloquio che il Patriarca di Mosca, Kirill, ha avuto martedì scorso novembre, nella sua residenza di lavoro, con l’arcivescovo di Madre di Dio a Mosca, monsignor Paolo Pezzi. Al centro del colloquio, anche l’intangibilità dei valori della famiglia in seno alla società; la situazione delle parrocchie cattoliche in Russia. Si è trattato di un incontro – rende noto l’Osservatore Romano - che ha confermato il buono stato dei rapporti fra le due Chiese: “Negli ultimi anni – ha affermato il Patriarca Kirill - ho notato un cambiamento teso a migliorare le relazioni fra le persone appartenenti alle comunità ortodossa e cattolica in Russia. Sono sparite le tensioni che esistevano negli anni Novanta, grazie agli sforzi congiunti di entrambe le parti. I rapporti fra ortodossi e cattolici – ha aggiunto - si trovano ora in una fase di «serena cooperazione”, soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia dei principi cristiani di fronte al consumismo, all’edonismo e all’egoistica ricerca del profitto. In particolare il Patriarca Kirill, nel corso del colloquio con mons. Pezzi, ha denunciato - come si legge in una nota diffusa dal Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca - l’influenza del pensiero secolarista che tenta di imporsi, quotidianamente, alla coscienza dell’uomo moderno. Un’influenza che contempla l’incitamento al consumo, al profitto, alla ricerca del piacere. “Senza che al riguardo venga orchestrata una speciale propaganda, ciò tuttavia distrugge il sistema dei valori cristiani dall’interno”, ha spiegato il Patriarca Kirill, aggiungendo che “la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica sono parimenti interessate alla conservazione di questo sistema di valori. Poter oggi lavorare insieme – ha concluso - è un fattore importante per il consolidamento della società russa e per il radicamento delle norme di vita cristiana nella nostra società”. Lo scorso 29 settembre scorso, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza a Castel Gandolfo il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, in visita in Italia. Il giorno precedente e il giorno successivo, Hilarion ha avuto colloqui con il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, e con il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Tra gli argomenti affrontati — riferisce il sito ufficiale del Decr — le prospettive di collaborazione tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa nella difesa dei diritti dei cristiani nei Paesi in cui essi sono discriminati e, più in generale, nella salvaguardia dei valori etici di fronte al secolarismo militante, i risultati del dialogo teologico e l’importanza dell’istruzione teologica, le possibilità di scambio di insegnanti e studenti. (A.L.)

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Possibile che in questo momento io sia preda del pregiudizio, ma questa indagine sembra fatta apposta per rinfocolare i più biechi luoghi comuni. Chissà se il Pew Forum è ancora politicamente neutro. Mah, ...
http://www.paolorodari.com/2011/11/03/l%e2%80%99etica-del-capitalismo-s%e2%80%99applica-anche-al-debito-i-cattolici-stanno-peggio/
Alessia