venerdì 4 novembre 2011

Costa d'Avorio, il Papa: fare luce sui crimini è condizione per la pace (Izzo)

COSTA D'AVORIO: PAPA, FARE LUCE SU CRIMINI E' CONDIZIONE PER PACE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 nov.

Nella Costa d’Avorio che ha vissuto nei mesi scorsi una vera e propria guerra civile, "la convivenza sara’ possibile e armoniosa solo passando attraverso la ricerca della verita’ e della giustizia".
Lo afferma Benedetto XVI esortando il Paese africano - nel discorso al nuovo ambasciatore Joseph Tebah-Klah, ricevuto per la presentazione delle lettere credenziali - a "non aver paura di fare luce sui crimini commessi e su tutte le violazioni contro i diritti umani".
"La grave crisi che ha appena attraversato la Costa d’Avorio - ha ricordato il Papa - ha dato luogo a gravi violazioni dei diritti umani e a numerose perdite di vite umane. Percio’ incoraggio il vostro Paese a promuovere tutte le iniziative orientate alla pace e alla giustizia".
Il Papa ha inviato i suoi saluti personali al nuovo presidente, Alassane Dramane Ouattara, assicrando le sue preghiere affinche’ "il Principe della Pace lo guidi e lo sostenga negli sforzi verso una pace duratura".
A questo proposito e’ stata istituita, nel Paese africano, la Commissione Dialogo-Verita’-Riconciliazione.
L’auspicio del Papa e’ che "possa svolgere bene le sue attivita’, lavorando in maniera imparziale".
Al governo ivoriano il Papa ha chiesto anche di "impegnarsi fermamente sulla strada di un buongoverno giusto e trasparente". "Per realizzare il bene comune - ha concluso - e’ necessario il rigore, la giustizia e la trasparenza nella gestione degli affari pubblici".

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