Crisi/ Papa: E' il segno di un tempo che chiede fraternità globale
Nell'udienza a Caritas difende immigrati, Sud, giovani e famiglie
Città del Vaticano, 24 nov. (TMNews)
"La crisi economica globale è un ulteriore segno dei tempi che chiede il coraggio della fraternità".
Così il Papa in un discorso pronunciato alla Caritas italiana in occasione del 40esimo anniversario della sua fondazione.
"Rispondere ai bisogni significa non solo dare il pane all'affamato, ma anche lasciarsi interpellare dalle cause per cui è affamato, con lo sguardo di Gesù che sapeva vedere la realtà profonda delle persone che gli si accostavano.
E' in questa prospettiva che l'oggi interpella il vostro modo di essere animatori e operatori di carità", ha detto Benedetto XVI. "Il pensiero non può non andare anche al vasto mondo della migrazione. Spesso calamità naturali e guerre creano situazioni di emergenza.
La crisi economica globale è un ulteriore segno dei tempi che chiede il coraggio della fraternità.
Il divario tra nord e sud del mondo e la lesione della dignità umana di tante persone, richiamano ad una carità che sappia allargarsi a cerchi concentrici dai piccoli ai grandi sistemi economici. Il crescente disagio, l'indebolimento delle famiglie, l'incertezza della condizione giovanile indicano il rischio di un calo di speranza".
"L'umanità - ha detto il Papa - non necessita solo di benefattori, ma anche di persone umili e concrete che, come Gesù, sappiano mettersi al fianco dei fratelli condividendo un po' della loro fatica. In una parola, l'umanità cerca segni di speranza.
La nostra fonte di speranza è nel Signore. Ed è per questo motivo che c'è bisogno della Caritas; non per delegarle il servizio di carità, ma perché sia un segno della carità di Cristo, un segno che porti speranza".
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