giovedì 3 novembre 2011

Il Papa: di fronte alla morte non si può non provare paura. Benedetto XVI ricorda i dieci cardinali scomparsi nell'ultimo anno (Izzo)

PAPA: DI FRONTE ALLA MORTE NON SI PUO' NON PROVARE PAURA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 ott.

"Anche noi, di fronte alla morte, non possiamo non provare i sentimenti e i pensieri dettati dalla nostra condizione umana".
Benedetto XVI ha introdotto con queste parole, nel rito celebrato in suffragio dei cardinali e vescovi scomparsi negli ultimi dodici mesi, una personalissima riflessione sul significato che ha la morte per un cristiano.
"Sempre - ha detto il Papa - ci sorprende e ci supera un Dio che si fa cosi' vicino a noi da non fermarsi nemmeno davanti all'abisso della morte, che anzi lo attraversa, rimanendo per due giorni nel sepolcro". "L'abisso della morte - ha ricordato commentando le letture di oggi - viene riempito da un altro abisso, ancora piu' grande, che e' quello dell'amore di Dio, cosi' che la morte non ha piu' alcun potere su Gesu' Cristo, ne' su coloro che, per la fede e il Battesimo, sono associati a Lui".
Infatti, "e' solo in Cristo che tale speranza trova il suo fondamento reale. Prima essa rischiava di ridursi ad un'illusione, ad un simbolo ricavato dal ritmo delle stagioni". Per Papa Ratzinger, "l'intervento di Dio nel dramma della storia umana non obbedisce a nessun ciclo naturale, obbedisce solamente alla sua grazia e alla sua fedelta'".
"La vita nuova ed eterna - ha spiegato - e' frutto dell'albero della Croce, un albero che fiorisce e fruttifica per la luce e la forza che provengono dal sole di Dio. Senza la Croce di Cristo, tutta l'energia della natura rimane impotente di fronte alla forza negativa del peccato".
"Era necessaria - ha concluso Benedetto XVI - una forza benefica piu' grande di quella che manda avanti i cicli della natura, un Bene piu' grande di quello della stessa creazione: un Amore che procede dal 'cuore' stesso di Dio e che, mentre rivela il senso ultimo del creato, lo rinnova e lo orienta alla sua meta originaria e ultima. Tutto questo avvenne in quei tre giorni" che separano la morte di Gesu' dalla sua Risurrezione.

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PAPA: RICORDA I DIECI CARDINALI SCOMPARSI NELL'ULTIMO ANNO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 nov.

Celebrando nella Basilica di San Pietro una messa in loro suffragio, Benedetto XVI ha elencato questa mattina, uno ad uno, i dieci cardinali scomparsi negli ultimi dodici mesi: Urbano Navarrete,Michele Giordano, Varkey Vithayathil, Giovanni Saldarini, Agustin Garcia-Gasco Vicente, Georg Maximilian Sterzinsky, Kazimierz Swiatek, Virgilio Noe', Aloysius Matthew Ambrozic, Andrzej Maria Deskur".
Nella celebrazione, il Papa ha ricordato poi anche "le anime dei compianti Fratelli nell'Episcopato". "Per tutti e per ciascuno - ha detto - eleviamo la nostra preghiera, animati dalla fede nella vita eterna e nel mistero della comunione dei santi". Essi, ha sottolineato l'ottantaquattrenne Joseph Ratzinger, "hanno conosciuto Dio mediante Gesu', hanno conosciuto il suo nome, e l'amore del Padre e del Figlio, lo Spirito Santo, ha dimorato in loro, aprendo la loro vita al Cielo, all'eternita'".
"Rendiamo grazie a Dio - ha esortato il Pontefice rivolto ai cardinali e prelati della Curia Romana presenti al rito - per questo dono inestimabile. E, per intercessione di Maria Santissima, preghiamo perche' questo mistero di comunione, che ha riempito tutta la loro esistenza, si compia pienamente in ciascuno di essi".

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