Benedetto XVI in un libro spiega ai bambini la Vergine Maria
In cielo abbiamo una Madre
La vita e le principali festività liturgiche legate alla Vergine Maria spiegate dal Papa ai bambini. È quanto contiene un libro, uscito da pochi giorni, che raccoglie, corredati dalle illustrazioni di Franco Vignazia, un'antologia dei testi di Benedetto XVI (Maria. La mamma di Gesù. Brani tratti da interventi del Santo Padre sulla figura della Vergine Maria, San Giuliano Milanese, Piccola Casa Editrice, 2011, pagine 48, euro 10). Pubblichiamo l'introduzione del cardinale arcivescovo di Milano.
di Angelo Scola
Il primo volto che tutti voi avete visto, appena nati, è stato quello della vostra mamma. Pian piano avete imparato a riconoscerlo e a rispondere al suo sorriso, aprendovi fiduciosi a tutti gli altri volti e alla vita. È stato così anche per Gesù. Il Papa in un bellissimo passaggio di questo prezioso libretto scrive che, tra le tante rappresentazioni della Vergine Maria nella tradizione bizantina, «vi è quella detta “della tenerezza” che raffigura Gesù bambino con il viso appoggiato -- guancia a guancia -- a quello della Madre. Il Bambino guarda la Madre, e questa guarda noi, quasi a riflettere verso chi osserva, e prega, la tenerezza di Dio, discesa in Lei dal cielo e incarnata nel Figlio che porta in braccio».
Benedetto XVI si sofferma su tutte le tappe della vita di Maria che la Chiesa festeggia lungo l'anno liturgico e ci accompagna a conoscerne i segreti. Seguendo il racconto del Papa vi accorgerete che la mamma di Gesù concepita senza peccato è davvero una come noi: ha vissuto le stesse nostre gioie e gli stessi dolori, i momenti felici e i momenti difficili, le nostre stesse fatiche e lo stesso entusiasmo... ma sempre fidandosi e affidandosi a Dio. È questo che fa la differenza e rende la vita bella e degna, come dice in un altro punto di questo libro Papa Benedetto: «Solo se Dio è grande, anche l'uomo è grande. Con Maria dobbiamo cominciare a capire che è così».
Invece, non appena noi ci dimentichiamo di Dio, il nostro cuore incomincia a restringersi. «Per gioire -- scrive il Papa -- abbiamo bisogno non solo di cose, ma di un Dio vicino, che riscalda il nostro cuore». Pensate, per esempio, a quando riceviamo un regalo che abbiamo aspettato tanto: Maria, con il suo Magnificat, ci insegna a ringraziare, anzitutto, Chi ce l'ha dato.
Quando poi arrivano i momenti bui, Ella ci insegna a non scoraggiarci di fronte alle cose che non vanno o che fanno male; neanche davanti ai nostri sbagli se abbiamo l'umiltà di riconoscerli e di domandare perdono; neanche davanti al mistero terribile della morte: «Per Maria, piangente ai piedi della croce, dev'essere stato difficile mantenere viva la speranza... Ma anche nella desolazione del Sabato Santo... ha custodito nel suo cuore la “buona notizia” della risurrezione, fonte e segreto della vera gioia».
Vi auguro che, come è successo a me, anche grazie alla lettura di queste pagine scopriate che vale la pena vivere così e vi affidiate a Lei. Vi suggerisco un modo semplice: dire, magari in ginocchio ai piedi del letto, un'Ave Maria tutte le sere. Io faccio così e ne sono molto aiutato.
(©L'Osservatore Romano 21-22 novembre 2011)
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