Convegno in Vaticano
Incomprensioni
In occasione dei centocinquant'anni dell'«Osservatore Romano», giovedì 10 novembre si svolge in Vaticano un incontro di studio intitolato «Incomprensioni. Chiesa cattolica e media». Dopo l'introduzione del direttore del nostro giornale, sono previste le relazioni degli storici Lucetta Scaraffia (università di Roma La Sapienza) su Il caso «Humanae vitae» e Andrea Riccardi (università di Roma Tre) su Le opposizioni a Giovanni Paolo II. Seguiranno quelle dei vaticanisti di importanti testate internazionali: Jean-Marie Guénois («Le Figaro»), Contro il pastore tedesco; Antonio Pelayo («Antena 3 Tv»), Ratisbona e la lezione stravolta; Paul Badde («Die Welt»), Il caso Williamson; John Hooper («The Guardian»), Quando il Papa parla del condom; John L. Allen Jr. («National Catholic Reporter»), Davanti allo scandalo degli abusi: una tempesta perfetta. A trarre le conclusioni sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
(©L'Osservatore Romano 10 novembre 2011)
Sia occasione per chiarire per bene tutti i punti. Fuori dal convegno il politicamente corretto!
R.
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5 commenti:
questa è una gran bella cosa, anche se naturalmente dipende da come verrà condotta. I giornalisti presenti mi sembrano di rilievo e spero proprio che si parli fuori dai denti.
Ma mi dispiace dirlo, per carità di categoria si chiamano "errori" delle cose intenzionali.E se sono intenzionali un motivo c'è. Vogliamo parlarne o scambiarci solo degli aneddoti?
Ci sono due tipi di incomprensioni, quelle non volute create il più delle volte da ignoranza e sciatteria e quelle create ad hoc per nuocere e delegittimare. Spero non ci si concentri sulle incomprensioni che hanno colpito i predecessori sul Soglio di Pietro e si eviti di minimizzare la portata di ciò che ha subito e sta subendo Papa Benedetto. Vedremo. Parto scettica, ma ben disposta a cambiare idea se me ne verrà dato un valido motivo.
Alessia
Cara Raffella, dubito seriamente che il politicamente corretto resterà fuori dal convegno. Il perfetto curialese è di gran moda.
a proposito di bestialità politically correct e stampa "cattolica" ecco l'ultima perla dell'Avvenire:
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-in-ginocchio-da-pratesicattolici-a-lezione-3574.htm
"Incomprensioni", cara Maria Teresa, è termine squisitamente relativistico ("Ognuno dice la sua...prliamone! (all'infinito)".
Invece non c'è "ognuno che dice la sua", bensì un coro micidiale di alterazione della verità e di pressione sul Papa perché si "modernizzi" (in pratica, dica di non essere il Vicario di Cristo).
Sono certo, ahimé, che la Scaraffia, Riccardi e il card.Ravasi NON diranno questo - gli altri, credo, ne faranno qualche cenno.
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